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Il ministro Lamorgese: "Milano è una città sicura, non possiamo parlare di far west"

Nella conferenza di Ferragosto, il punto con i giornalisti. Reati in calo: oltre mille

"Milano è una città sicura. Tra l'altro poco fa ho avuto la notizia dei due giovani fermati per le rapine ai tassisti". Lo ha detto il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese al termine del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica che si è tenuto poche ore fa a Milano. Il ministro ha ricordato che a Milano ci sono 11mila uomini delle forze dell'ordine, più il Contingente Strade sicure (900) in tutta Milano.

Proprio all'ombra della Madonnina, Lamorgese era stata prefetto. L'esponente dell'esecutivo guidato da Giuseppe Conte ha risposto indirettamente ai politici d'opposizione a Palazzo Marino, i quali, dopo l'episodio del sequestro di un vigilante in Duomo, hanno parlato di "problema sicurezza" a Milano. "L'attivita' di contrasto funziona, c'è grande impegno da parte di tutte le istituzioni, a Milano si lavora davvero in team, al di là delle appartenenze politiche emerge l'interesse di tutti per questo territorio. Dire Far West significa strumentalizzare gli episodi che capitano in tutte le grandi citta'. Milano e' sicura e ha ottime forze di polizia come tutto il territorio nazionale", ha proseguito la Lamorgese.

I dati nazionali: reati in calo

In un anno calo dei delitti del 18,2%: dai 2.338.073 del periodo 1 agosto 2018-31 luglio 2019 ai 1.912.344 registrati dall'1 agosto 2019 al 31 luglio di quest'anno. Una flessione attribuibile a lockdown per il covid. Il decremento ha riguardato quasi tutte le tipologie di delitto: dagli omicidi (-16,8%) alle rapine (-21,1%), dai furti (-26,6%) alle truffe (-11,3%). In controtendenza i reati informatici (+20%). Il Viminale evidenzia anche che il 70% dei 149 omicidi commessi in ambito familiare ha avuto donne come vittime; una quota salita al 75,9% durante il periodo di lockdown.

Forte crescita degli arrivi di migranti nell'ultimo anno: sono 21.618 tra l'1 agosto 2019 ed il 31 luglio 2020 contro gli 8.691 del periodo 1 agosto 2018-31 luglio 2019 (+148,7%). Questi i dati diffusi dal Viminale in occasione della tradizionale conferenza stampa della ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese. I minori non accompagnati sbarcati sono stati 2.886 (+157,9%). La maggioranza dei migranti sono arrivati con sbarchi autonomi (16.347), mentre quelli soccorsi in area sar italiana sono stati 5.271 (4.066 recuperati da navi ong). Tunisia (8.984) e Libia (8.746) i principali Paesi di partenza. Tunisini (34,3%) e bengalesi (11,9%) i più numerosi tra gli sbarcati. Sono 20 milioni e 395mila le persone controllate dalle forze dell'ordine dall'11 marzo, quando sono iniziate le prescrizioni per contenere la diffusione del Coronavirus, al 31 luglio: 460mila i denunciati (pari al 2,2% dei controllati), la stragrande maggioranza per non aver rispettato i divieti di spostamento, 5.684 per false attestazioni e 1.177 per aver violato la quarantena.

Nello stesso periodo sono state anche controllate 6,7 milioni di attività commerciali: 10.751 i titolari denunciati, 2.112 i provvedimenti di chiusura. Il lockdown per il Covid ha inciso anche sugli incidenti stradali: dall'1 agosto 2019 al 31 luglio di quest'anno se ne sono registrati 58.475 (il 20% in meno rispetto al periodo 1 agosto 2018-31 luglio 2019), con 1.319 morti contro i 1.719 dell'anno precedente (-23,3%) e 37.241 feriti (-22,6%).

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