rotate-mobile
Politica

Seminterrati, la regione Lombardia vota per il recupero edilizio

L'idea è quella di generare nuovi alloggi. Ma dalle opposizioni arrivano critiche: per il Patto Civico è incostituzionale, per il M5s significa relegare i più poveri ai margini "sottoterra"

Sarà più semplice recuperare i seminterrati e renderli abitabili. Il consiglio regionale della Lombardia ha approvato una legge regionale in tal senso. Una legge, però, parecchio contestata dalle opposizioni, che arrivano a parlare di incostituzionalità.

Il recupero viene classificato tra gli interventi di ristrutturazione edilizia senza una preventiva approvazione del piano attuativo. Perché un seminterrato si possa recuperare, occorre che vengano rispettati alcuni vincoli. Anzitutto il seminterrato dovrà essere "legittimamente realizzato", ovvero doveva già essere definito in tal modo al momento della realizzazione dell'edificio. Poi dovranno essere rispettate le prescrizioni igienico-sanitarie e le esigenze di sicurezza statica degli edifici. L'altezza non potrà essere meno di due metri e 40 centimetri. Il recupero dovrà prevedere misure per contenere i consumi energetici. E altri vincoli ancora.

Per Assoedilizia si tratta di una buona legge, che «crea una boccata d'ossigeno per i proprietari in un momento di crisi» e rende possibile reperire nuovi alloggio «senza consumare nuovo suolo». Per il Movimento 5 Stele, invece, è «una porcheria» perché nei nuovi seminterrati «ci finirà a vivere la povera gente e gli immigrati», creando «nuove marginalità e degradazione». Per la capogruppo Iolanda Nanni, «mandare a vivere la gente sotto terra è pericoloso ed è una responsabilità che la maggioranza deve assumersi in un momento in cui nel Paese cresce l'attenzione e la richiesta in tema di sicurezza e tutela della salute».

«Il progetto di legge confligge con il testo unico dell'edilizia», protesta Roberto Bruni, capogruppo del Patto Civico Ambrosoli secondo cui si tratta di una legge incostituzionale: «Nel provvedimento si ammette il recupero degli scantinati in deroga ai limiti e alle prescrizioni dei Pgt e dei regolamenti edilizi. Il testo nazionale, invece, consente deroghe solo sul permesso di costruire e non su altre abilitazioni e per di più solo a determinate condizioni, tra le quali una preventiva deliberazione del consiglio comunale. Tutto ciò, considerata anche la recentissima sentenza della Consulta su un testo analogo della regione Marche, rende evidente che questa legge sarà impugnata e dichiarata illegittima».

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Seminterrati, la regione Lombardia vota per il recupero edilizio

MilanoToday è in caricamento