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Reddito di autonomia, in regione si fa sul serio: «Lo confermiamo per il 2016»

Sta per finire la sperimentazione delle prime cinque misure. I risultati (parziali)

Il cosiddetto "reddito di autonomia" introdotto in Lombardia viene confermato per il 2016 con una dotazione di 200 milioni di euro. Lo ha annunciato il presidente Roberto Maroni. La misura è in vigore, in via sperimentale, da circa tre mesi e consta di alcuni interventi in aiuto alle famiglie, agli anziani e alle persone che presentano fragilità.

«Faremo una verifica attenta delle cinque misure prese fino ad ora, per vedere se vanno bene e come possono essere eventualmente migliorate anche sulla base dei suggerimenti che sono arrivati dai cittadini», ha commentato Maroni.

Prima misura sperimentata, il bonsu bebè: contributo di 800 euro per le famiglie che hanno avuto il secondo figlio tra il 9 ottobre e il 31 dicembre 2015 (1000 euro dal terzo figlio in poi). Condizione: il nucleo doveva avere un reddito sotto i 30 mila euro. La statistica - riportata dal Corriere - parla di circa 2 mila richieste su una platea potenziale di circa 8 mila nuclei familiari.

Seconda misura: abbounato il "superticket" fino a 30 euro su visite ed esami da ambulatorio, a patto di avere redditi sotto i 18 mila euro. In questo caso, le famiglie potenzialmente interessate erano 500 mila, e sono arrivate circa 10 mila domande autocertificate. L'obiettivo della regione è pubblicizzare maggiormente questa opportunità.

Terza misura: un buono da 300 euro al mese (per sei mesi) per i disoccupati, da sfruttare per corsi di reinserimento. Sono stati attivati 269 progetti, ma la platea teorica è di 5 mila lombardi. Anche in questo caso è previsto un Isee sotto i 18 mila euro.

Quarta misura: un contributo di 800 euro una tantum per inquilini che non riescono più a pagare l'affitto per problemi di salute o perché le loro entrate sono diminuite, a patto di dimostrare un Isee massimo di 9 mila euro. In questo caso le domande sono state poco più di 3 mila su una platea teorica di 6 mila persone. La scadenza è stata per ora prolungata al 30 gennaio 2016.

Quinta ed ultima misura finora attuata, l'assegno di autonomia di 400 euro al mese per un anno, destinato ad anziani o disabili non autosufficienti, con reddito fino a 10 mila euro. In questo caso il bando si chiude il 5 febbraio e la regione non ha diramato una stima sul numero di persone che finora hanno richiesto l'assegno.

Rispetto ai possibili beneficiari, quindi, la platea di chi ha avuto effettivo accesso alle misure "di autonomia" predisposte è piuttosto bassa, ma per la giunta regionale si tratta comunque di un successo per una fase sperimentale nella quale si è riusciti a raggiungere un certo numero di persone, in alcuni casi (come il contributo affitti) la metà dei possibili beneficiari. Partirà quindi la fase di studio della sperimentazione ed eventualmente la predisposizione di nuove strade per l'anno in corso.

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