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Palazzo Marino, referendum ambiente: Pdl vota contro e scarica Fli

Il Popolo della Libertà ieri ha detto no al voto dei 5 referendum sull'ambiente prima delle elezioni comunali. Pisapia: "Grave e inaccettabile"

Il Pdl vota contro un emendamento del bilancio di Milano che prevedeva che i cinque referendum sull'ambiente si tenessero prima delle elezioni comunali di primavera e non lo fa passare. Si apre così una spaccatura tra il partito guidato da Silvio Berlusconi e  Futuro e Libertà, firmatario del documento. Il Pdl, inoltre, dimostra che il centrodestra di Palazzo Marino ha i numeri per correre da solo.

Il testo proposto dalla futurista Barbara Ciabò aveva già incassato il parere favorevole della Giunta. "Assurdo e inutile fare i referendum prima del voto amministrativo - ha affermato Giulio Gallera, capogruppo del Pdl spiegando il voto contrario - perché servirebbero solo a introdurre tematiche ambientali del tutto generiche nella campagna elettorale".

Posticipata, dunque, la data del voto dei cinque referendum che chiedono il raddoppio degli alberi, il potenziamento di Ecopass e delle politiche per l'efficienza energetica e la difesa della Darsena e del futuro parco di Expo.

"Il voto di oggi dimostra che Pdl e Lega a Milano sono maggioranza anche nei numeri - ha osservato Gallera - e il Terzo Polo non è determinante: noi continueremo a dialogare con Udc e Fli ma sulla base del presupposto che tutti i moderati devono essere a fianco di Letizia Moratti". Parole alle quali Barbara Ciabò ha risposto per le rime. "Il Pdl ha votato contro al sindaco e contro i milanesi - ha osservato - perché mal sopporta la presenza di una forza come il Terzo Polo sensibile all'ambiente. Assomiglia a quel marito che per fare un dispetto alla moglie si evira".

Il commento di Pisapia. "Grave e inaccettabile": così il candidato sindaco a Milano per il centrosinistra ha criticato il voto contrario del Pdl sui referendum sull'ambiente prima delle elezioni amministrative della prossima primavera.

"Acqua, nucleare e legittimo impedimento - ha osservato Pisapia - gli italiani potranno votare per dire se vogliono l'acqua pubblica, l'energia pulita e la legge uguale per tutti. E' una bella opportunità. A Milano invece in consiglio comunale il centrodestra vota contro lo stanziamento di risorse per la realizzazione dei referendum sull'ambiente e dice chiaramente che non vuole che si voti prima delle elezioni del sindaco". "La democrazia - ha concluso Pisapia - è un diritto e non può essere alla mercé di una parte politica".

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