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Autonomia, Maroni firma il decreto per il referendum: si vota il 22 ottobre

Lo scenario: il governatore chiede l'accorpamento con le politiche nazionali e non esclude che si voti anche per le elezioni regionali

Il referendum per l'autonomia in Lombardia si terrà il 22 ottobre. Lo ha decretato Roberto Maroni, presidente della Regione, firmando il documento che indice la consultazione. L'ufficialità è arrivata il 29 maggio, con la firma a Cremona in occasione della festa della Lombardia, in ricordo della battaglia di Legnano (1176). 

Inevitabile il riferimento alla situazione politica nazionale, che vede il tentativo delle forze politiche di approvare una legge elettorale prima dell'estate in modo da andare al voto anticipato in autunno. Maroni, a domanda diretta, ha spiegato di essere favorevole ad un "election day", cioè ad una giornata nella quale si possano accorpare le elezioni politiche nazionali con il referendum autonomista e, perché no, con le elezioni regionali. «Avere ad ottobre un mandato regionale di cinque anni e non di cinque mesi sarebbe utile», ha commentato Maroni. 

Le scadenze naturali delle legislature (nazionale e lombarda) sono infatti entrambe nel 2018. Il referendum per l'autonomia è sostenuto da tutto il centrodestra lombardo e anche dal Movimento 5 Stelle. «La speranza è che anche il Partito Democratico voti a favore», ha affermato il governatore. Il 22 ottobre (salvo, appunto, accorpamenti) si voterà, sempre per l'autonomia in via referendaria, anche nel Veneto di Luca Zaia, anch'egli leghista. 

I lombardi voteranno dalle 7 alle 23 con il voto elettronico. I computer saranno comunque posizionati nelle scuole sede di seggio elettorale e, secondo quanto promesso da Maroni, resteranno poi in dotazione a quegli istituti scolastici. 

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