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Referendum per l'autonomia della Lombardia: i sindaci di sinistra "si schierano" con la Lega

I primi cittadini hanno annunciato che daranno vita a un apposito comitato "senza bandiere"

I sindaci del centrosinistra delle più importanti città capoluogo della Lombardia, tra i quali Beppe Sala (Milano) e Giorgio Gori (Bergamo), hanno deciso di schierarsi con il sì al referendum sull'autonomia regionale. La consultazione è in programma per il 22 ottobre.

I primi cittadini hanno annunciato che daranno vita a un apposito comitato "senza bandiere". La consultazione è stata voluta dal governatore Roberto Maroni e a sostegno del sì si sono già schierati tutto il centrodestra e il M5S. Finora ufficialmente il Pd aveva definito inutile la consultazione.

"L'autonomia e i benefici per la crescita e il lavoro per tutti non possono essere strumentalizzati da una parte politica che ha isolato fino ad ora la Lombardia - dichiarano i sindaci di Milano, Bergamo, Brescia, Varese, Lecco, Mantova, Cremona, Pavia e Sondrio - e per questo diciamo un sì convinto e ci organizzeremo perché il referendum sia una vittoria di tutti i lombardi e non una bandierina di una parte".

LE REAZIONI

“È un bene che i sindaci dei capoluoghi lombardi riportino il focus del referendum sulle competenze e sul regionalismo differenziato. Per loro, a differenza di Maroni, che sta buttando tutto in farsa, l’autonomia è una cosa seria. I lombardi avranno a disposizione un’altra voce che non parlerà loro di fantomatici miliardi di euro ma di come rendere la Lombardia più forte e competitiva con maggiori poteri. Allo stesso tempo rimaniamo convinti che sia un grave errore non aver trattato da subito con il governo e aver invece voluto indire un referendum che costerà ai cittadini lombardi 46 milioni di euro”. Così il segretario lombardo del Pd, Alessandro Alfieri, ha commentato la costituzione del comitato dei sindaci per il sì al referendum.

“L’incoerenza sta di casa nel Pd: in Regione non vogliono il referendum ma i suoi sindaci voteranno sì al quesito referendario del M5S perché la Lombardia ottenga più risorse e competenze da Roma. Gori, giusto per fare un esempio, è passato dal sì, al no, al ni, e poi di nuovo al sì senza soluzione di continuità. L’endorsement al referendum dei sindaci Pd una cosa la dice chiaramente: il Pd regionale ha mentito spudoratamente sulle aperture del Governo Renzi-Gentiloni per dare più autonomia e risorse alla Lombardia. Per fortuna diranno presto la loro i cittadini lombardi, i partiti non hanno nessuna credibilità”. E’ quanto ha dichiarato, il capogruppo del M5S Lombardia, Andrea Fiasconaro.

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