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Referendum a Milano, le reazioni di politici e comitati

Patta (Prc): "Bene i sì, ma ecopass piace poco". Cavalli (Idv) e Bettoni (Udc): "Bloccare legge regionale sull'acqua"

IDV - A scrutinio non ancora concluso, ma con i quorum dei referendum nazionali e locali ormai raggiunti, Guido Cavalli, consigliere regionale dell'Idv, ha sottolineato la sconfitta "anche per Formigoni". L'esponente dipietrista afferma: "Con colpi di mano estivi, puntando sulla disattenzione della gente in vacanza, Formigoni ha tentato di schiacciare sull'acceleratore per privatizzare l'acqua. E, negli ultimi due anni, ha affrontato il tema del nucleare ora negando e ora appoggiando, con l'atteggiamento servile di chi non sa a chi dovere fedeltà e risposte".

Conclude Cavalli, riferendosi all'invito al non voto da parte di Formigoni: "Questi referendum indeboliscono la credibilità del governo Formigoni anche e soprattutto in regione Lombardia e spingono la Lega a rinsavirsi quanto prima dal suo rapporto col Pdl, già sconfessato dalla sua stessa base".

MARTINA (PD) - Maurizio Martina, segretario regionale del Pd, sottolinea l'affluenza e la "scoppola" a chi, come Formigoni, auspicava il non raggiungimento del quorum. "In Lombardia - sostiene Martina - si è aperta una stagione nuova per le forze che lavorano al cambiamento". E conclude: "Ora ci aspettiamo innanzitutto che la legge regionale sull'acqua, votata con una forzatura da Pdl e Lega poco tempo fa, torni in discussione anche al Pirellone".

MONGUZZI (PD) - "Dopo tanti anni di passione e militanza ambientalista vedo che tantissimi milanesi ci chiedono attraverso i referendum una svolta chiara e coraggiosa: una città più vivibile, più pulita, più respirabile, più sana, più verde. È un sogno che si realizza". Questo il commento del consigliere comunale del Pd Carlo Monguzzi, in passato consigliere regionale dei Verdi, sull'esito dei referendum locali.

BOERI (PD) - L'assessore alla cultura Stefano Boeri afferma che "i risultati dei referendum milanesi sono un'indiscutibile conferma popolare delle politiche ambientali ed energetiche proposte dalla Giunta Pisapia".

UDC - Soddisfatto è il consigliere regionale dell'Udc Valerio Bettoni, che da presidente della provincia di Bergamo aveva dato il via alla società pubblica Uniacque. "Ora - chiosa l'esponente centrista - la regione deve subito sospendere l'operatività della Legge Regionale e delle iniziative per sottrarre il pieno controllo agli Enti Locali". Enrico Marcora, anch'egli consigliere regionale, non è invece contento del Sì al quesito locale sul mantenimento del parco agroalimentare nell'area expo dopo il 2015: "Il miliardo di euro di soldi pubblici che stiamo per spendere per la realizzazione delle opere nell'area Expo devono essere finalizzati a una grande riqualificazione urbana di cui la città ha bisogno. Non possiamo permetterci di comprare dei terreni per realizzare unicamente un parco agroalimentare di cui al momento non si conoscono costi ed eventuali ricavi".

RIFONDAZIONE - Antonello Patta, segretario provinciale di Rifondazione Comunista, parla di "difesa dei beni comuni contro gli appetiti del mercato". E sui referendum milanesi sostiene che "finalmente i cittadini hanno detto la loro, dopo ripetuti tentativi di impedirglielo, come nel caso delle osservazioni al Pgt". Con qualche distinguo: "Il dato del quesito su ecopass che emerge dai primi seggi scrutinati, con una percentuale di favorevoli meno bulgara rispetto agli altri, induce una riflessione sulla popolarità di interventi basati su forme di tassazione generalizzata".


 

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