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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Referendum, effetto coronavirus sulle urne? Scarsa affluenza, a Milano il dato più basso

In città affluenza al 34,28% alle 23 di domenica: è il dato più basso della provincia

Al voto sì, ma con cautela. E non tutti. La chiamata alle urne per il referendum per il taglio dei parlamentari non "affascina" eccessivamente milanesi e lombardi, evidentemente - anche secondo il sindaco di Milano, Beppe Sala - fermati dai timori legati all'emergenza coronavirus. 

I numeri lasciano poco spazio ai dubbi: alle 23 di domenica l'affluenza in regione era al 39,01%, in tutta la provincia di Milano al 38,05% e sotto la Madonnina al 34,28. Quello del capoluogo lombardo è il dato più basso di tutti e 133 i comuni della provincia, mentre il premio per l'affluenza maggiore va a Cuggiono, dove ha votato il 54,41% degli aventi diritto. 

La chiamata alle urne, insomma, sembra risentire dell'effetto covid, ma - è innegabile - anche di un certo disinteresse dei milanesi.

Il primo cittadino di Milano, domenica, si era espresso così: "Se tanto mi dà tanto, è possibile", aveva spiegato facendo riferimento alla possibile paura degli elettori. "Obiettivamente i cittadini hanno ancora timori dei luoghi chiusi, tireremo le somme a fine giornata", aveva detto.

E ancora, sull'emergenza scrutinatori, trovati soltanto all'ultimo: "Credo che sia l'effetto del timore relativo al Covid. Per fortuna Milano ha risposto. Sono contento che ci sia stata anche una risposta dei dipendenti comunali, 18 presidenti mi pare sono dipendenti comunali. È una buona risposta però - aveva concluso - certamente c'è timore e lo si vede anche da questi segni".

Referendum (ed elezioni sindaci) a Milano

I seggni hanno aperto alle 7 di domenica 20 e lunedì 21 settembre riapriranno dalle 7 alle 15. 

L'allestimento delle urne a Milano era iniziato in salita: nella mattinata di sabato erano infatti 57 i seggi senza presidente. Una situazione che ha costretto il municipio ad "arruolare" personale in extremisMa l'impresa alla fine è riuscita.

In nove comuni della Città Metropolitana di Milano si vota anche per eleggere il sindaco e l'amministrazione comunale: sono chiamati alle urne i cittadini BaranzateBollateCologno MonzeseCorsicoCuggionoLegnanoParabiagoSegrate e Vittuone.

Come, dove e quando si vota

Si vota domenica dalle 7 alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15, anche per consentire un maggiore distanziamento sociale nella Fase 3 dopo il lockdown. Lo spoglio inizierà subito dopo la chiusura dei seggi, prima per il referendum e poi per le elezioni amministrative. Per votare occorre presentare al proprio seggio un documento d'identità valido con fotografia e la tessera elettorale.

Se si è smarrita o è scaduta la carta d'identità, oppure se si è smarrita la tessera elettorale, o ancora se sono esauriti gli spazi per i timbri, è possibile chiedere in extremis i nuovi documenti presso gli uffici anagrafe, che osservano orari straordinari di apertura anche nelle giornate di voto.

Mascherine e gel: le regole da rispettare

Il Viminale ha fornito le prescrizioni in tema di prevenzione anti Covid-19, da rispettare per votare in sicurezza. È obbligatorio l'uso della mascherina per accedere ai seggi, sia per gli elettori che per ogni altro soggetto autorizzato ad entrare (presidenti e scrutatori dovranno sostituire i dispositivi di protezione individuale ogni 4-6 ore). Divieto di assembramenti all'interno delle sezioni; sono previste aree di attesa all'esterno. Utilizzo del gel igienizzante per gli elettori prima di entrare nei seggi, una seconda volta prima di ricevere la scheda elettorale e la matita e, infine, consigliato un terzo utilizzo al termine delle operazioni di voto.

Allo scopo di assicurare il pieno esercizio dei diritti civili e politici e al tempo stesso le massime condizioni di sicurezza sanitaria, anche a coloro che andranno a raccogliere il voto, il decreto legge 14 agosto 2020, n. 103, ha stabilito particolari modalità per consentire il voto domiciliare a tutti gli elettori che, essendo sottoposti a trattamento domiciliare o in condizioni di quarantena o di isolamento fiduciario per Covid-19, non possono recarsi ai seggi. Questo compito è affidato alle sezioni ospedaliere attraverso i seggi speciali che si recano presso le abitazioni degli elettori. Proprio per incrementare il numero delle sezioni ospedaliere e ampliare la platea dei comuni nei quali istituirle, il decreto leggeprevede la loro costituzione anche nelle strutture sanitarie con almeno 100 posti letto, derogando rispetto al limite ordinario di 200.

Come si vota. Il ballottaggio

Sei Comuni tra quelli chiamati al voto per le amministrative hanno più di 15 mila abitanti e dunque per loro è previsto l'eventuale ballottaggio, dopo due settimane, tra i migliori due candidati se nessuno ha ottenuto il 50% più un voto al primo turno: Bollate, Cologno Monzese, Corsico, Legnano, Parabiago e Segrate. Nei restanti Comuni (Baranzate, Cuggiono e Vittuone) si vota solo il 20-21 settembre e il candidato più votato è eletto sindaco.

Nei Comuni con più di 15 mila abitanti, ogni candidato sindaco può essere sostenuto da più di una lista. Si vota tracciando una croce sul nome del candidato sindaco (non si trasferisce alla o alle liste in appoggio) e/o sulla lista (si trasferisce al candidato sindaco corrispondente). Si può anche votare per uno o due candidati al consiglio comunale della lista prescelta, scrivendo il cognome o i cognomi sulle righe a fianco alla lista. Se si indicano due cognomi devono essere di sesso opposto.

Nei Comuni con meno di 15 mila abitanti, ogni candidato sindaco è sostenuto da una sola lista. Si vota tracciando una croce sul nome del candidato sindaco (si trasferisce alla lista in appoggio) e/o sulla lista (si trasferisce al candidato sindaco corrispondente). Si può anche votare per uno o due candidati al consiglio comunale della lista prescelta, scrivendo il cognome o i cognomi sulle righe a fianco alla lista. Se si indicano due cognomi devono essere di sesso opposto.

I Comuni al voto e i sindaci uscenti Quattro dei Comuni milanesi al voto sono stati commissariati dopo le dimissioni dei sindaci: Corsico, Cuggiono, Legnano e Vittuone. Tutti e quattro erano guidati dal centrodestra. Degli altri cinque municipi, due erano guidati dal centrodestra (Cologno Monzese e Parabiago), tre dal centrosinistra (Baranzate, Bollate e Segrate).

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