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Unioni civili, Lupi (Pdl): "Un attacco al concetto di famiglia"

Il deputato milanese del Pdl non condivide il registro. "Se il problema è l'eredità, si modifichi il codice civile". E promette battaglia a livello nazionale

All'indomani dell'avvio del registro delle unioni civili a Milano, con le prime coppie che hanno firmato all'ufficio anagrafe, prende posizione il deputato milanese del Pdl Maurizio Lupi, vicepresidente della Camera e cattolico di ferro. E naturalmente la sua posizione è nettamente contraria, anche in vista della campagna elettorale nazionale. Come è noto, infatti, il tema delle unioni civili è soprattutto appannaggio del legislatore. "Ci opporremo con forza - spiega Lupi - a simili posizioni, che sono un attacco anche se indiretto al concetto di famiglia riconosciuta dalla Costituzione".

E in una intervista a "Repubblica" afferma anche che "se il problema per le coppie gay è la successione ereditaria o il riconoscimento di altri diritti, si modifichi il codice civile senza inventare strumenti propagandistici e vuoti come il registro di Milano".

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Infine una considerazione sui due consiglieri del Pdl (Pagliuca e Tatarella) che hanno votato a favore: "Spero che chi lo ha fatto abbia seguito una propria sensibilità e non abbia invece cercato visibilità. Nel Pdl convivono anime diverse e c'è libertà di coscienza".

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