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Le critiche e le accuse di "incostituzionalità" alla riforma sanitaria in Lombardia

Le parole della deputata M5s Stefania Mammì

"La volontà di affidare la gestione delle Case della Comunità ai privati significa che alla tutela della salute si preferisce la ricerca del profitto. Tutte questioni che espongono la legge al rischio di incostituzionalità". Lo dice la deputata M5s Stefania Mammì riguardo alla nuova legge sanitaria lombarda, aggiungendo la sua voce a quella dei deputati Pd che hanno chiesto l'intervento del ministro Roberto Speranza.

"È incredibile come, oltre a perseverare negli errori dei modelli Formigoni-Maroni, la Giunta lombarda abbia insistito, con questa legge, alla disorganizzazione del sistema sanitario lombardo. Persiste il problema relativo alle nomine dei direttori dei distretti sanitari - segnala Mammì - nominati secondo la legislazione statale e non con norme ad hoc decise da Regione Lombardia. La suddivisione delle funzioni tra ATS e ASST poi non è in linea con le disposizioni statali, si è rivelata inadeguata".

Nel frattempo, ricordiamolo, hanno aperto una raccolta firme con una petizione al ministro della salute affinché blocchi la riforma sanitaria approvata alla fine di novembre del 2021 dal consiglio regionale. La petizione è stata promossa da Medicina Democratica e dal Coordinamento lombardo per il diritto alla salute ha già raccolto 7mila firme in due giorni.

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