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Rimborsi illeciti, i leghisti non si presentano davanti al pm

C'è chi ha comprato "127 euro di ostriche", chi ha mandato oltre "3mila euro di sms auguri 2011", chi ha preso i "Gratta e vinci". Nessuno risponde in procura

Il consigliere regionale lombardo della Lega, Pierluigi Toscani, indagato per peculato nell'inchiesta milanese sui rimborsi illegali anche per aver speso soldi pubblici, tra l'altro, per cartucce da caccia e 'Gratta e vinci', ha scelto di non presentarsi in procura e di non rispondere alle domande del procuratore aggiunto Alfredo Robledo.

Non si presenteranno davanti ai pm per gli interrogatori di martedì nemmeno Angelo Ciocca, leghista,e 2 consiglieri Pdl, Gianluca Rinaldin e Alessandro Colucci.

Toscani, che avrebbe speso anche "127 euro" in ostriche (in totale gli vengono contestati presunti rimborsi illeciti per circa 32mila euro), aveva ricevuto la convocazione per l'interrogatorio, tramite invito a comparire, ma ha fatto sapere agli inquirenti che al momento non intende rispondere alle domande.

Così come Rinaldin (122mila euro di spese contestate), Colucci (82mila euro di presunti rimborsi illeciti) e Ciocca (24mila euro di spese, tra cui "18mila copie messaggio auguri 2011" pagate 3.509 euro il 5 dicembre 2011 e "2mila calendarietti natalizi" pagati 1.669,80 euro il 30 novembre dello stesso anno).

Sono convocati nel pomeriggio, invece, e dovrebbero presentarsi per l'interrogatorio davanti ai pm il capogruppo del Pdl al Pirellone, Paolo Valentini, l'ex assessore Marcello Raimondi e poi ancora Angelo Giammario, Antonella Maiolo e Massimiliano Orsatti, tutti del Pdl. A Valentini viene contestata la spesa più alta: oltre 180mila euro tra il 2008 e il 2012.

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