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Danni “No Expo”, i soldi di Maroni per i milanesi non ci sono più

Il governatore aveva promesso un milione e mezzo subito dopo le devastazioni del primo maggio scorso. Ma fino ad ora nessuno ha ricevuto risarcimenti. E un emendamento leghista in Regione rimanda tutto al prossimo anno

Anche le promesse, se pure sentite e oneste, devono fare i conti con la burocrazia e con i tempi tecnici. Per informazioni chiedere a Roberto Maroni, presidente leghista di Regione Lombardia che, probabilmente suo malgrado, è dovuto venire meno a un patto fatto con i milanesi. 

Il due maggio scorso, in una città ancora frastornata dalla devastazione del corteo No Expo ma già pronta a rialzare la testa, il governatore fece una promessa chiara: “La Regione Lombardia - annunciò a margine del comitato per l’ordine e la sicurezza - metterà a disposizione un milione e mezzo di euro per risarcire i cittadini dei danni subiti”. 

Iniziativa lodevole e tempestiva, senza dubbio. Ma forse troppo ottimistica. Perché, in effetti, a fine luglio, a quasi tre mesi da quel giorno triste per Milano, di quei soldi i commercianti e i cittadini non hanno saputo più nulla. 

E, probabilmente, non ne sapranno nulla ancora per un po’. Infatti, secondo quanto scoperto da Repubblica, l’assessore regionale all’Economia, il leghista Massimo Garavaglia, ha firmato un emendamento all’assestamento di bilancio che prevede lo slittamento al prossimo anno dei risarcimenti. Una decisione, quasi una necessità, che secondo il testo "risponde all'esigenza di effettuare la spesa nel 2016 a causa delle complessità delle procedure amministrative legate all'erogazione del contributo in questione".

Tradotto: è troppo complicato, almeno al momento, elargire quei fondi che Maroni aveva promesso alla città e ai cittadini il giorno dopo le devastazioni. 

Corteo No Expo 1 maggio 2015 - Foto Gemme

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