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Martedì, 16 Aprile 2024
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Referendum autonomia, stravince il sì: oltre il 95%

E' il primo voto elettronico in Italia. Oltre 24mila le "voting machine". Tutti gli aggiornamenti

Al via il primo voto elettronico in Italia. L'affluenza in Lombardia è all' 11% alle 12, un dato molto più basso del Veneto. Alle 19 supera il 30%. Si attesterà intorno al 40%. Hanno ampiamente vinto i "sì", oltre al 95%. La consultazione è partita alle 7 di domenica 22 ottobre in tutta la Lombardia (tra qualche polemica sulla sicurezza): è il referendum sull'autonomia. I seggi aperti dalle 7 alle 23: la scheda cartacea è infatti sostituita da tablet sul quale si può votare sì, no o scheda bianca.

Nel quesito si chiede all'elettore se è favorevole all'avvio di una trattativa con il governo per trasferire alla Lombardia le 20 competenze concorrenti e le tre negoziabili previste dalla Costituzione e le relative risorse. In Lombardia non è previsto un quorum. 

Referendum voto in Lombardia (foto MilanoToday)

"Il referendum per l'autonomia si svolge, per la prima volta in Italia, con modalità di voto elettronico - ricorda l'assessore Gianni Fava, coordinatore per il Pirellone - e riguarda 7.897.056 elettori, 1.523 Comuni, 3.263 edifici sede di voto e 9.224 sezioni elettorali". "Sono 24.700 le voting machine, attraverso le quali gli elettori esprimeranno il loro voto - spiega -. Sono in grado di funzionare anche in mobilità e di memorizzare i voti degli elettori in modo sicuro su memorie asportabili al termine delle votazioni. Tutte sono dotate di stampante per la verbalizzazione dei voti in fase di scrutinio e almeno 1.300 hanno anche un'urna integrata (non gestita dall'elettore) per la verifica incrociata dei voti memorizzati (ogni voto espresso viene stampato e conservato nell'urna)".

Qual è il quesito del Referendum?

Ecco di seguito il testo del quesito a cui saranno chiamati a rispondere gli elettori.

«Volete voi che la Regione Lombardia, in considerazione della sua specialità, nel quadro dell’unità nazionale, intraprenda le iniziative istituzionali necessarie per richiedere allo Stato l’attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, con le relative risorse, ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 116, terzo comma, della Costituzione e con riferimento a ogni materia legislativa per cui tale procedimento sia ammesso in base all’articolo richiamato?»

In pratica, il Referendum darebbe un "mandato a trattare" al presidente della Regione Lombardia, che poi chiederebbe al Governo «ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia con le relative risorse». Il terzo comma dell'art. 116 della Costituzione è proprio quello che consente questa trattativa. 

Quali sono le materie su cui la Regione può ottenere maggiore autonomia?

Si tratta delle materie cosiddette "di legislazione concorrente", elencate all'articolo 117 (terzo comma) sempre della Costituzione. Tra queste segnaliamo la valorizzazione dei beni culturali, l'istruzione, la previdenza integrativa e complementare, la ricerca scientifica e tecnologica, la tutela della salute e dell'ambiente, la protezione civile, gli aeroporti, il commercio con l'estero, i rapporti internazionali e con il Comitato europeo delle Regioni.

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