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Come sono andate le elezioni politiche a Milano

Il centrodestra vince quasi ovunque in Lombardia ma non nel cuore di Milano dove anche Calenda sorpassa il M5s

La coalizione di centrodestra vince ovunque ma non in centro a Milano, unico vero fortino lombardo del Pd. Nel collegio uninominale Buenos Aires-Venezia e Loreto (voti validi per la camera) il centrosinistra è avanti rispettivamente con il 37,8 e il 38,5, mentre il centrodestra è a circa il 30,34 e 35,39. Discorso analogo per il Senato. Questo a Milano città ma non nei collegi che formano l'hinterland la coalizione capeggiata da Giorgia Meloni ha stravinto ovunque. Letteralmente.

Chi ha vinto nei collegi uninominali a Milano

Un altro dato interessante è l'alleanza Calenda-Renzi che entro i confini di Milano ha battuto il Movimento 5 stelle raccogliendo percentuali oltre il 15%. Ma anche questo è un risultato che riguarda solo la metropoli lombarda: nei collegi fuori dai confini milanesi il M5s è avanti di qualche mezzo punto percentuale al terzo polo.

Chi ha vinto nei collegi uninominali in provincia di Milano

La sfida nei collegi uninominali

Nel collegio uninominale Lombardia 1 - U 09 per la Camera - quello che comprende il centro del capoluogo meneghino - Bendetto Della Vedova, segretario di +Europa, batte l'ex ministro Giulio Tremonti con il 37,84% dei voti contro il 30,37% del candidato del centrodestra. Altro collegio che va al centrosinistra è l'U07, zona Loreto, con Bruno Tabacci che porta a casa il 38,53% delle preferenze contro il 35,31 di Andrea Mandelli. Nel colleggio uninominale Lombardia 1 - U 08, che comprendeva Bande Nere e San Siro, vince invece il centrodestra con Cristina Rossello, 37,03%, che batte Gianfranco Librandi di un soffio. 

Al Senato, dove i collegi uninominali per Milano e hinterland erano tre. L'unico collegio che va al centrosinistra è sempre quello del centro, U 03, dove Antonio Misiani batte Maria Cristina Cantù con il 39,07% dei voti. A Sesto San Giovanni, collegio U 04, Isabella Rauti stravince con il 45,34% dei voti su Emanuele Fiano, fermo al 30,90. Affermazione netta a Cologno, U 05, per Ignazio La Russa, volto fortissimo di Fratelli d'Italia, che intasca il 46,41% delle preferenze contro il 29,06 della sfidante Adriana Albini. Da segnalare anche il ritorno in Senato di Silvio Berlusconi: l'ex premier ha vinto vinto nel collegio uninominale di Monza con il 50,31.

Capitolo collegi uninominali per la Camera nell'hinterland. Nell'uninominale Lombardia 1 - U 04, Rozzano, trionfo di Riccardo De Corato, ex consigliere regionale alla sicurezza che batte Ilaria Ramoni. A Legnano, colleggio U 05, vince Laura Ravetto che supera il 50%, travolgendo Sara Bettinelli. 

Stessa storia a Cologno Monzese, collegio U 03, dove Maria Benedetta Lucrezia Mantovani porta a casa il 43,84% lasciando fuori dal Parlamento Paolo Romano, fermo al 30,25. Nel collegio U 06, quello di Sesto San Giovanni, vince un altro nome noto di Fratelli d'Italia, Marco Osnato, che supera - e non di poco - Matteo Manigli. 

Elezioni: i risultati nazionali

Exit poll sovrapponibili ai sondaggi delle ultime settimane. Poi proiezioni che "fanno male" a Lega e Pd. Il centrodestra (da oggi sbilanciato più a destra che al centro) ha vinto le elezioni. Giorgia Meloni è molto vicina (eufemismo) a Palazzo Chigi, sarà la prima donna premier. Fratelli d'Italia primo partito, Pd secondo (ma sotto al 20 per cento e con voci di un possibile passo indietro di Letta), M5s terzo e "soddisfatto" (sopra al 15 per cento) davanti alla Lega che collassa (al Nord quasi ovunque almeno doppiata da Fdi).

Le domande a tarda notte erano sostanzialmente due. Primo, quanto nel dettaglio sarà ampio dentro al centrodestra il distacco tra Fdi e Lega-Fi (il Carroccio è a sorpresa addirittura sotto al 10 per cento, tallonato da una Forza Italia che "tiene" oltre le previsioni). Da quello probabilmente dipenderà il grado di autonomia dagli alleati che Meloni avrà nella formazione del governo. Secondo: la vittoria del M5s in vari uninominali al Sud potrebbe assottigliare (per le logiche della legge elettorale), ma non di molto, la maggioranza del centrodestra al Senato (c'entra il premio di maggioranza e come viene assegnato).

Il centrodestra, questo è il dato più importante, avrà in ogni caso una maggioranza autonoma anche al Senato, che era il vero unico dubbio della vigilia, sufficiente per navigare almeno in una prima fase con una certa tranquillità. Calenda e Renzi, che superano il 7 per cento, sembrano aver dragato voti più al Pd che a Forza Italia. Di Maio fuori dal parlamento. De Magistris e Paragone non raggiungono la soglia di sbarramento.

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