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Dopo le elezioni regionali: il primo incontro tra Sala e Fontana. Aler e trasporti al primo posto

Sindaco e neo-governatore discutono dei temi più "caldi"

Giuseppe Sala, sindaco di Milano, e Attilio Fontana, appena eletto presidente della Regione Lombardia, si sono incontrati per definire una prima agenda di argomenti su cui le due istituzioni lavoreranno insieme nei prossimi anni. Quattro i temi principali: le case popolari, i trasporti, la Città Metropolitana e Arexpo.

Molti osservatori si erano stupiti che la questione delle case popolari fosse rimasta pressoché estranea alla campagna elettorale, visto che le Aler sono aziende regionali e viso che la condizione dei quartieri ad edilizia residenziale pubblica non è spesso delle più rosee. Ma ora che le elezioni sono passate, evidentemente il tema è tornato di stretta attualità. 

Sala e Fontana, stando alla nota diffusa alla stampa da Palazzo Marino, hanno convenuto che vanno identificate "nuove formule di gestione del patrimonio di edilizia popolare". Considerando che nella città di Milano la maggior parte di case popolari è di proprietà e gestione di Aler mentre una minor parte di proprietà del Comune (e gestita da MM, partecipata del Comune), cioè considerando che le gestioni sono attualmente separate e indipendenti l'una dall'altra, l'ipotesi è che i due abbiano iniziato una discussione sulla riunificazione della gestione.

Tra le possibilità, la fusione tra MM e Aler. Ma è presto per azzardare ipotesi operative. Altro tema "caldo" in Lombardia, quello dei trasporti. Al di là di quel che si farà nel 2020, quando la concessione a Trenord andrà in scadenza, vi sono scelte urgenti che coinvolgono sia il Comune sia la Regione, come il prolungamento dl M5 a Monza, ma anche l'integrazione sempre maggiore dei trasporti pubblici locali, soprattutto tra hinterland e città.

Sindaco e governatore si sono poi mostrati d'accordo sul sostegno allo sviluppo del sito che fu di Expo 2015 e che diverrà un polo della ricerca scientifica e tecnologica nonché un polo universitario, data la delibera del Senato accademico della Statale appena votata. L'area è di proprietà di Arexpo, una società partecipata proprio dal Comune e dalla Regione. Ed infine il nodo della Città metropolitana, un ente a metà tra Regione e Comune che non ha ancora trovato una sua vera identità.

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