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Giovedì, 25 Aprile 2024
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I 5 Stelle attaccano Sala: "La Finanza sequestra documenti a Palazzo Marino: ne sapevate qualcosa?"

Per i consiglieri grillini i media non si curano di Milano con la stessa "minuzia" con la quale attaccano l'amministrazione capitolina. La replica di Sala: "I milanesi non credo la pensino così"

Mentre Roma viene tenuta sotto stretta osservazione dei media per "qualsiasi cosa" faccia Virginia Raggi, Milano viene amministrata nel "completo silenzio" dei giornali. 

E' questa in sostanza la denuncia dei consiglieri grillini a Palazzo Marino (Patrizia Bedori, Simone Sollazzo e Gianluca Corrado); i tre attaccano la giunta di Beppe Sala e colpevolizzano i giornali, con una nota pubblicata sul blog di Beppe Grillo, leader del movimento. Il primo cittadino, solleticato a una replica, alza le spalle: "Non credo che i milanesi la pensino così".

"Che ha fatto Mister Expo, a parte la farsa dell'autosospensione in seguito all'avviso di garanzia? Nessuno lo sa - si chiedono i pentastellati -. I giornali non si sono mai curati di lui, neppure quando è stato indagato: la città è un buco nero dell'informazione. Qui potrebbe succedere di tutto senza che nessuno se ne accorga. Per esempio una notizia censurata da tutti i media: ieri (giovedì, ndr) la Finanza è entrata al Comune di Milano, dove ha sequestrato tutta la documentazione afferente le opere Expo realizzate al Palazzo di giustizia. Qualcuno di voi l'ha saputo? No. Nessun giornale o tg ne ha parlato. Ora immaginate per un istante cosa sarebbe successo se la stessa cosa fosse successa a Roma. Non si sarebbe parlato d'altro per mesi", chiosano i tre consiglieri.

Poi un dettagliato elenco di 10 punti dove, secondo i grillini, l'amministrazione meneghina e i media sono stati poco trasparenti e chiari.

1) I confilitti di interesse: a parte quelli personali del sindaco, derivanti dai suoi pregressi incarichi, ve ne sono parecchi, almeno potenziali, all’interno della giunta. Roberto Tasca si occupa delle casse del Comune dopo aver fatto affari con Sala (entrambi sono fondatori di Medhelan Management & Finance e soci di Kenergy, impresa che produce energia fotovoltaica), essere vicepresidente di Webank e di Bpm e presidente dell'organismo di vigilanza del Fondo Strategico Italiano e della Simest. Molti dei più stretti collaboratori di Sala sono stati scelti dal sindaco proprio dal mondo bancario: Arabella Caporello (Banca popolare di Milano) come direttore generale del Comune, Cesare Ferrero (ex Bnp Paribas) alla presidenza di SoGeMi, Giovanni Gorno Tempini (da Cassa Depositi e Prestiti) come presidente di Fondazione Fiera.

2) Expo: considerato un successo planetario dallo stesso sindaco e da tutto il Pd, in realtà è stato ben altra cosa. Basti pensare che, secondo i calcoli della Magistratura contabile, l’esercizio 2015 si è chiuso con una perdita di 23,8 milioni di euro a fronte di un miliardo e 200 milioni di ricavi. Molte le criticità messe in luce dai giudici contabili: in primis, la «alterazione del principio della concorrenza in molti appalti» dovuta alle deroghe riservate ad Expo dalle norme per la necessità di terminare le opere.

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