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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Gioco d'azzardo e slot: spuntano gli antiproibizionisti

Gibillini (Sel) su Facebook: "Mai positivi i divieti orizzontali". Guaiana (Radicali): "La soluzione non viene dal proibizionismo"

Secondo "Libera", due milioni di italiani sono a rischio ludopatia (e i clan fanno cospicui affari): il gioco d'azzardo, le slot machines, le sale di videolottery sono in espansione (anche se qualche volta le sale chiudono i battenti dopo poco). I comuni non hanno armi per limitarne la diffusione, la questura può negare l'autorizzazione ad aprire soltanto se sussistono gravi preclusioni d'ordine pubblico. Che non sussistono quasi mai. La politica si interroga da tempo sul da farsi: Giuliano Pisapia, sindaco di Milano, insieme ad altri sindaci di grandi città ha chiesto a gran voce almeno l'introduzione dell'obbligo della tessera sanitaria per certificare la maggiore età del giocatore e, contemporaneamente, "seguire" la persona, vedere se gioca spesso e molto, prevenendo in questo caso l'eventuale ludopatia. E la regione Lombardia varerà presto una legge regionale in materia.

Ma nello stesso tempo "spuntano" gli "antiproibizionisti" del gioco d'azzardo. Sono pochi, ma hanno un comune denominatore: la tolleranza verso comportamenti che in sé non fanno male a nessuno, ma la necessità di regolare un mercato senza imporre divieti che rischiano di essere controproducenti e, nello stesso tempo, di intervenire sulle conseguenze negative, cioè la malattia del gioco e il rischio di sperperare il proprio patrimonio.

Antiproibizionista si dichiara Luca Gibillini, consigliere comunale di Sinistra ecologia e libertà, che scrive su Facebook che "non è facile affrontare il tema con serenità, in equilibrio tra tutela sociale e antiproibizionismo". Secondo Gibillini occorre "non farsi prendere dall'impulso e dalla preoccupazione e reagire con divieti orizzontali, mai positivi". Ottiene molti commenti contrari alla sua idea, ma spiega: "Sono contro le proibizioni ma per affrontare i danni causati. Non proibirei la pastasciutta per evitare l'obesità". E sottolinea che il divieto orizzontale "crea un mercato illegale peggiore, che arricchisce le mafie senza controllo".

Sulla stessa lunghezza d'onda troviamo Yuri Guaiana, vicepresidente di zona 2 dei Radicali. Guaiana, che è presidente della commissione commercio, ha dedicato alle sale giochi alcune sedute di commissione, intitolate "tra dipendenza e antiproibizionismo". Secondo Guaiana, intervistato da MilanoToday, "il gioco d'azzardo può dare dipendenza con gravi rischi per la salute. La soluzione non può essere quella proibizionista ma quella dell'informazione e dei controlli sulle infiltrazioni". L'esponente radicale si dice d'accordo sugli incentivi ai bar che non installano le slot e indica una strada possibile: "Individuare luoghi dove concentrare queste attività, da mantenere alla luce del sole senza regalare un altro lucroso mercato alla malavita organizzata".

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