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A Milano il vertice "anti immigrati" tra Salvini e Orban: pronta la maxi protesta in strada

L'appuntamento tra il vicepremier italiano e il premier ungherese è fissato per martedì

Da un lato accoglienza e solidarietà. Dall'altro tolleranza zero e inflessibilità. 

Sarà muro contro muro martedì a Milano, la città scelta per il vertice tra Matteo Salvini, vicepremier e ministro dell'interno del governo italiano, e Viktor Orban, primo ministro dell'Ungheria e "padrone" del partito Fidesz unione civica ungherese. 

I due, che in tema di immigrazione hanno idee decisamente complementari, si incontreranno il 28 agosto alle 17 in prefettura e sul tavolo, inevitabilmente, ci sarà la questione migranti, ancora più forte nei giorni in cui a Catania sulla nave Diciotti ci sono 150 persone bloccate per decisione dello stesso Salvini, che non ha autorizzato lo sbarco e sta portando avanti un durissimo braccio di ferro con l'Europa. 

L'appuntamento tra i due, preannunciato proprio dal leader della Lega, ha già smosso gli animi dell'opposizione e del mondo del volontariato e dell'associazionismo, decisi a far sentire la propria voce di dissenso con la protesta "Europa senza muri".

Il primo a lanciare un appello è stato Giuseppe Civati, numero uno di "Possibile". "È arrivato il momento di uscire dai social, di manifestarci e di manifestare. Per l’Italia, l’Europa, contro chi smantella i nostri valori. Martedì Salvini incontra Orbán a Milano. A Milano dobbiamo esserci anche noi - le sue parole -. Chiedo a tutte le forze democratiche e repubblicane di manifestarsi. Di rispondere. Di non rassegnarsi".

E chi ha deciso di non rassegnarci c'è già. Come "Insieme senza muri", l'associazione che scommette sull'immigrazione e che a Milano ha organizzato la mega tavolata antirazzista di parco Sempione. "Martedì alle ore 17 in Prefettura a Milano si incontreranno Salvini e Orban. Due muri a confronto e un'idea d'Europa che non ci appartiene - si legge in una nota dell'associazione -. Insieme senza Muri e Sentinelli di Milano organizzano un presidio a pochi metri di distanza per ricordare a entrambi il valore della solidarietà e dell'accoglienza".

Immediata è arrivata anche l'adesione di Pierfrancesco Majorino, volto forte di Insieme senza muri e assessore alle politiche sociali del comune di Milano. "Ci saremo anche noi - ha spiegato -. Per contrapporre alla violenza delle loro politiche il valore dell'accoglienza e della responsabilità nella gestione dell'immigrazione. L'Europa di Orban - ha concluso Majorino - non è la nostra".
 

A rispondere presente sono stati anche i ragazzi del St. Ambroeus Fc, la prima squadra milanese composta esclusivamente da migranti. "Matteo Salvini incontrerà il primo ministro ungherese Viktor Orban alla prefettura di Milano. Entrambi sono simbolo di una Europa che alza barriere, che soffia sul vento del diverso e che procede sempre più verso una progressiva sospensione dello stato di diritto per tutti coloro che sono immigrati in Europa", hanno spiegato.

"Come squadra di calcio abbiamo deciso di non stare fermi a guardare ma di fare un allenamento dimostrativo proprio sotto la prefettura, portando i nostri contenuti e - hanno concluso - ricordando ai due signori che stanno decidendo le sorti della vita di centinaia di migliaia di persone, non di pacchi postali o burattini".

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