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Salvini sindaco a Milano? "La cosa più bella del mondo, ma gli italiani hanno bisogno di me"

Salvini sempre più protagonista della politica milanese e lombarda. Le sue parole sul futuro

Il proprio futuro, con il "mirino" puntato sulla sua città. E il futuro della Lombardia, che aspetta una squadra - ipse dixit - che "cominci a correre". Matteo Salvini, leader della Lega e milanese doc, continua a essere l'assoluto protagonista degli ultimi giorni della politica meneghina e lombarda. È infatti sua la firma sul rimpasto in giunta al Pirellone - fuori l'assessore al welfare, Giulio Gallera, dentro Letizia Moratti - e sarà sua anche la firma sulla scelta del candidato sindaco del centrodestra che correrà alle prossime elezioni per sfidare Beppe Sala. 

A confermarlo è stato lo stesso leader leghista giovedì mattina in collegamento con "Aria Pulita" su 7Gold. A chi gli chiedeva se avesse già un'idea sul nome dello sfidante di Sala - si fa insistentemente il nome del manager Roberto Rasia -, Salvini non ha lasciato troppo spazio ai dubbi: "Certo - ha detto -. Però per educazione prima ne parlo con tutti gli altri" e cioè Silvio Berlusconi, numero uno di Forza Italia, e Giorgia Meloni, capo di Fratelli d'Italia. 

Poi, un passaggio sul futuro, col sogno - già espresso in passato - di diventare lui sindaco di Milano. "In futuro per me sarebbe la cosa del mondo più bella da fare", ha ammesso il leader del Carroccio. Però, c'è un però. "Adesso ci sono 60 milioni di italiani che hanno bisogno di aiuto, da Bolzano a Reggio Calabria. Sarebbe una scelta egoistica adesso da parte mia occuparmi solo di Milano, penso che in un anno di governo abbiamo dimostrato di che pasta siamo fatti", ha spiegato. E ancora: "Adesso c'è un'Italia da prendere per mano, ci stiamo dedicando anima e corpo a questo".

Salvini sulla regione Lombardia

Quindi, le sue sensazioni sul Pirellone, che si appresta ad accogliere l'ex sindaco di Milano, Letizia Moratti, al posto dell'ormai sfiduciato Gallera. Di medici "ce ne sono tantissimi bravi, serve un manager, una persona che ha fatto il sindaco e lo ha fatto bene, ha fatto il ministro e lo ha fatto bene, dal mio punto di vista è una garanzia", ha sottolineato parlando proprio della Moratti. 

Ma le novità non sarebbero finite. "Una cosa a cui sto lavorando è di fare in Regione Lombardia, in questa nuova squadra che da oggi conto cominci a correre, un assessorato dedicato interamente alla disabilità, alla famiglia, al volontariato, un po' sulla scorta del ministero della Disabilità che avevamo istituito a Roma". E lo stesso Salvini ha già un'idea di chi potrebbe guidarlo: "A me non dispiacerebbe che fosse una ragazza che ha fatto il ministro alla disabilità e alla famiglia nel governo dove c'era la Lega - si tratta di Alessandra Locatelli - e quindi ha maturato esperienza, che mi piacerebbe fosse a disposizione di tutti i lombardi".

"Un aspetto di cui si parla poco, la lotta alla droga, per me era e rimane una priorità - ha proseguito l'ex ministro dell'Interno -. Letizia Moratti è anche animatrice di una delle comunità di recupero più belle del mondo che è San Patrignano che in questi giorni è oggetto di attacchi e polemiche squallide anche per alcune serie televisive di cui non entro nel merito. La lotta alla droga e alla dipendenza deve essere una priorità", ha concluso facendo riferimento alla docuserie Netflix "SanPa". 
 

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