San Siro sarà un rudere frequentato da disperati, secondo Albertini
L'ex primo cittadino non ha usato mezze parole: "San Siro sarà un ricettacolo di attività illecite, sarà orribile e sgradevole"
"San Siro sarà un rudere, fatiscente, un’area abbandonata, verrà frequentata da rom, abusivi, questo succede quando un immobile è abbandonato e inutilizzato, sarà un ricettacolo di attività illecite, sarà orribile e sgradevole". È quanto sostiene l'ex sindaco di Milano, Gabriele Albertini, intervistato da "Orario continuato", programma di Telelombardia.
Secondo l'ex primo cittadino la situazione è irrecuperabile: "Ormai non si può fare più nulla, sono stati persi due anni senza decidere cosa fare, l’amministrazione ormai è stata sorpassata dalla pressione del mercato del calcio e non può fare più nulla". In breve: la questione avrebbe potuto essere gestita in modo diverso. Sia Milan che Inter avevano espresso la volontà di abbattere San Siro e costruire insieme un nuovo stadio "un progetto interessante, una cattedrale , intorno al nuovo stadio era prevista una riqualificazione, verde utilizzabile, investimenti edilizi", ha rimarcato il predecessore di Sala.
"Le due società hanno dato inizialmente un orientamento, l’amministrazione o dava delle regole e iniziava un percorso, oppure faceva un’altra scelta, lo stadio di San Siro rimaneva lì e diceva alle società arrangiatevi - ha continuato Albertini -. Qual è stato il risultato? Verranno costruiti due stadi differenti e poi ci sarà un rudere al posto dello Stadio San Siro. Perché ci sarà una domanda palliativa ma non sufficiente per tenere i costi rispetto all’utilizzo dell’impianto con il calcio. Eventi e manifestazioni non saranno sufficienti. Volete un nuovo stadio che sostituisca San Siro? Io non voglio abbattere e basta, ma se le due squadre avessero un nuovo stadio comune allora la distruzione avrebbe un senso".