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Maroni-Pisapia si beccano: "Contaballe"; "Hai bisogno della pillola per la memoria"

Sembra finito (da un bel po') l'idillio iniziale tra il sindaco Giuliano Pisapia e il presidente regionale Roberto Maroni. Che, con le rispettive giunte, non perdono l'occasione per beccarsi. Anche in questa (piovosa) estate 2014

Sembra finito (da un bel po') l'idillio iniziale tra il sindaco Giuliano Pisapia e il presidente regionale Roberto Maroni. Che, con le rispettive giunte, non perdono l'occasione per beccarsi. Anche in questa (piovosa) estate 2014.

La scintilla è stata la "concretezza". Qualità, secondo il governatore, che manca all'esponente di centrosinistra. 

Maroni ha risposto in giornata a chi gli chiedeva di fare un bilancio sulla convivenza con Palazzo Marino.

«Ci sono state tante idee che non si sono concretizzate: il sindaco ha sempre trovato il modo di frenare», ha affermato il governatore lombardo, citando gli esempi della fusione Atm-Trenord e dell’interesse della Regione Lombardia in Sea. «Per fare gli accordi bisogna essere in due», ha continuato.

«Invece, ho avuto un incontro molto interessante l’altro giorno con Sergio Chiamparino, abbiamo trovato molti terreni comuni su cui lavorare, mobilità, filiera del riso, sacri monti e lago Maggiore, ho proposto un incontro a Sesto Calende» in autunno, ha affermato. «Lì, mi pare che ci sia quella concretezza che manca al Comune di Milano: se uno è concreto sono disponibile, se uno è un «casciabal» (racconta-balle in milanese, ndr) con me va bene una o due volte, poi è chiusa».

Pisapia replica con una nota puntigliosa: “Povero Maroni, dimostra ancora una volta di avere la memoria corta, gli regalerò la mitica pillola della memoria. Come ha detto lo stesso presidente, ci lega un rapporto di lealtà istituzionale, al di là delle divergenze politiche. Proprio per questo è utile far conoscere a tutti chi si riempie di parole o di ipotesi poi non realizzate e chi invece è abituato a operare in concreto: 1. Dopo aver pubblicamente dichiarato di condividere con il Sindaco la proposta di costituire in tempi brevi una New.co per dare finalmente una risposta alle inadempienze di Aler, in meno di una settimana lo stesso Maroni ha totalmente cambiato idea e sulla New.co ha dato solo risposte negative. 2. Maroni aveva espresso la volontà di acquisire una quota di Sea: da quando, e sono passati numerosi mesi, ho pubblicamente e privatamente detto che aspettavo una sua proposta od offerta, ha evidentemente cancellato questo tema dalla sua memoria e dalla sua agenda. Ad oggi non è mai arrivata alcuna proposta, né formale né informale. 3. Dopo aver concordato con il Comune un documento sulla fusione tra Pio Albergo Trivulzio e il Golgi Redaelli, Maroni è ricaduto nel silenzio perché bloccato dalla sua stessa maggioranza. 4. Anche sull’eventuale fusione tra Atm e Trenord, il Presidente Maroni ha perso la memoria. Da quando si è iniziato a discutere su questo tema ho detto e ribadito in più occasioni, anche con dichiarazioni alla stampa, che non si possono fare fusioni a freddo, ma sono necessari alcuni passaggi quali ad esempio, un’integrazione tariffaria, necessari per verificarne i vantaggi. Basta leggere le cronache dei giornali e le analisi degli esperti per avere la conferma che la direzione da me indicata ha trovato un’ampia condivisione. Aggiungo, e il Presidente Maroni lo sa perfettamente, che lo studio di fattibilità della fusione che mi è stato presentato era del tutto inaccettabile sia dal punto di vista del miglioramento del trasporto pubblico, che dal punto di vista giuridico".

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