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Dal mercato a Instagram: che scontro tra Sala e Salvini

Il sindaco e il ministro litigano a distanza. Tutti i motivi

Sala vs Salvini. Tra dichiarazioni al mercato e post social si accende - e non è la prima volta - lo scontro tra il sindaco di Milano e il ministro delle infrastrutture e dei trasporti. A suonare il gong è stato il leader del Carroccio, che sabato mattina ha parlato prima dell'incontro con i cittadini al gazebo del partito al mercato di via Fauchè. 

"Sul tema sicurezza a Milano il problema c’è, serve che tutti diano il loro contributo. Se qualcuno nega un problema sicurezza a Milano non fa il bene della città. Poi ognuno deve fare la sua parte ma dire che a Milano non c’è un problema sicurezza vuol dire non sapere cosa succede nei quartieri", il suo esordio. "Il sindaco dice che c’è un complotto dei giornali", ha poi aggiunto commentando che "Milano è una città straordinaria ma che ci sia un problema sicurezza nei diversi quartieri, anche in pieno centro, è evidente e se il sindaco dice che è colpa di un complotto, che è colpa dei milanesi cattivi e dei giornalisti compiacenti, parliamone", ha continuato, facendo riferimento alle parole del primo cittadino che nei giorni scorsi aveva sottolineato l'eccessiva attenzione mediatica sulla città della Madonnina.

"Noi in questa settimana abbiamo incontrato le forze dell’ordine: mettiamo un miliardo e mezzo in più per stipendi, mezzi delle forze dell’ordine e nuove assunzioni. Ovviamente anche i sindaci devono fare la loro parte, non basta il Governo da solo" ha proseguito. E ancora: "Vedo un’amministrazione un po’ stanca, poco motivata, poi Milano è una città che corre a prescindere dalla politica. Però come Lega e come centrodestra stiamo già ragionando quartiere per quartiere su come essere vincenti e convincenti con i milanesi a differenza delle ultime due volte. Io qualche idea ce l’ho in testa", ha anticipato Salvini. Che si è poi spostato sulla questione Ambrogini d'oro: la polemica sugli Ambrogini "me la sono persa. Gli Ambrogini sono un premio alla città a 360 gradi, è chiaro che ci siano sensibilità diverse però mi sembra che il sindaco abbia qualche problema: un giorno il problema sono Milan e Inter, e se non c’è lo stadio a Milano è per colpa del sindaco e di un'amministrazione comunale che ha perso anni senza fare nulla. Poi il problema sono gli Ambrogini, il sindaco di Milano ha tanto da fare senza fare polemica", ha sottolineato il leader leghista in riferimento alla contrarietà di Sala sul premio al comico Pucci. 

"Ma vi pare normale che il sindaco di Milano deve occuparsi di Pucci? A me piace come comico poi mi occupo di infrastrutture, di cantieri, di metropolitane, se il sindaco di Milano e la sinistra a Milano ha tempo da perdere coi comici è un problema" ha concluso. 

A stretto giro di porta è arrivata la replica del sindaco, che si è affidato a Instagram. "Vorrei educatamente replicare alle accuse che il Ministro Salvini mi rivolge oggi. Una ad una. «Ma vi pare normale che il Sindaco debba occuparsi dell’Ambrogino a Pucci?». Eh sì, signor Ministro, c’è una cosa che si chiama sistema valoriale, che magari per lei è roba da radical chic, come ama spesso definirmi, ma che invece per me è parte del senso di sentirmi istituzione. E come istituzione sento il dovere di intervenire ogni qualvolta vedo che si contravviene allo spirito ambrosiano che ha fatto grande la nostra città", ha scritto l'inquilino di palazzo Marino. 

"«La Giunta è stanca, ho già delle idee per le prossime elezioni». La Giunta è motivata e compatta. E poi, va bene che ci si dimentica in fretta delle cose, ma può spiegarci cosa ha imparato (pare poco da questa dichiarazione) dal balletto delle decine di ipotetiche candidature del centrodestra nel 2021?", ha continuato Sala. Quindi: "«Sala nega che ci sia un problema di sicurezza». Io non lo nego affatto e venerdì prossimo, assieme all’assessore Granelli e a Franco Gabrielli, spiegherò cosa intendiamo fare. Ma non sono un ganassa, come si dice a Milano, non sono come quelli che quando sono all’opposizione chiedono le dimissioni del Ministro degli Interni perché non sa gestire gli sbarchi e poi quando governano loro fanno di peggio, molto peggio". E infine: "«Sullo stadio è tutta colpa del Sindaco». Ma devo tirar fuori le sue dichiarazioni di questi anni, sempre contraddittorie? Dobbiamo parlare del vincolo che il vostro Governo ha posto e che certamente non aiuta? E comunque i conti si faranno alla fine. Ribadendo di essere sempre pronto al confronto per il bene di Milano - ha concluso il sindaco - la saluto cordialmente".

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