Vittorio Sgarbi ha lasciato la Regione
Il Consiglio regionale aveva stabilito che non poteva essere sia consigliere lombardo sia sottosegretario
Vittorio Sgarbi dice addio al Pirellone. Dopo che il consiglio regionale ha stabilito come il suo incarico di sottosegretario di Stato alla Cultura sia incompatibile con quello di consigliere regionale, il politico si accinge a ritirarsi.
Nella seduta di martedì 23 maggio, Sgarbi, eletto a febbraio con il partito di centrodestra Noi Moderati, dovrebbe comunicare di voler restare al servizio della Lombardia, anche se soltanto nel ruolo di sottosegretario. A sostituirlo sarà Nicolas Gallizzi, medico di Basiano (Milano), eletto nella circoscrizione di Milano, sempre con Noi Moderati. "Aspetterò la lettera di Fontana - aveva fatto sapere il critico d'arte all'inizio di maggio dopo il verdetto del consiglio regionale -, risponderò che è più utile per la Lombardia che io resti sottosegretario anziché consigliere regionale".
A decadere in Regione, ma perché ineleggibile, è stato invece Carmelo Salvatore Ferraro, eletto con la lista civica legata a Fontana sempre nella circoscrizione di Milano. Ferraro, avvocato e direttore generale dell'ordine degli avvocati, era anche membro del consiglio d'amministrazione della Fondazione Ca' Granda Policlinico: le sue dimissioni da questo ruolo sono state protocollate dopo la presentazione delle candidature, determinando la sua ineleggibilità. A Ferraro subentrerà il 45enne Luca Marrelli, residente nel Varesotto e dipendente del Tribunale di Varese.