"Milano non è in emergenza"
Il sindaco Giuliano Pisapia in aula difende il suo lavoro: "Assumiamo vigili e ci incontriamo ogni 15 giorni con le forze dell'ordine". Solidarietà unanime sulla foto FB che invitava a "picconarlo"
Protagonista la sicurezza in consiglio comunale. Sia perché era in programma il dibattito dopo la strage di Niguarda, in cui Mada Kabobo ha ucciso a colpi di piccone tre persone, sia perché su Facebook il coordinatore del Pdl di San Giuliano Milanese aveva pubblicato una fotografia invitando a prendere a picconate il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, e quello di San Giuliano, Alessandro Lorenzano.
Pisapia ha parlato a Palazzo Marino difendendo l'operato della sua amministrazione e negando vi sia un'emergenza a Milano. Ha definito quella di sabato 11 maggio "una delle peggiori giornate" della storia recente della città, ma ha rammentato gli incontri in ogni zona tra i comandi dei vigili e le forze dell'ordine per programmare azioni sul territorio: "Le istituzioni - ha detto - ogni 15 giorni in ogni zona si incontrano". Secondo i dati forniti da Pisapia, da gennaio a maggio 2013 vi sono stati controlli su 1.373 persone, 1.321 veicoli e 48 negozi. Ai vigili urbani (cresciuti di numero) sono stati dati il 10% in più di auto e moto e il 25% in più di spesa carburante.
Il sindaco ha snocciolato anche le cifre della polizia locale: i nuclei specializzati come quello sull'abusivismo commerciale o sulla falsificazione di documenti, ma anche il nucleo tutela delle donne e bambini. E poi ha ricordato i tagli agli enti locali e il blocco del turn over, che entro il 2015 ridurrà di più di 5mila unità la polizia. Ha citato poi l'installazione di 40 telecamere nel 2012 e altre 274 entro il 2013.
"Non ho mai cambiato idea sui militari in città", ha infine affermato, "e continua a non convincerci la possibilità che i militari pattuglino la città": l'operazione, dal 2008, costava 65 milioni di euro all'anno. "Con lo stesso investimento - ha affermato - si sarebbero potuti assumere 1.900 agenti di polizia".
Dopo il dibattito, il consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno di sostegno alla giunta sulle politiche per la sicurezza. Nell'odg, presentato da Mirko Mazzali (Sel), si chiede di incentivare i rapporti con il ministro dell'interno e di rilanciare "una politica di vera prevenzione sociale". "Chiedendo miglioramenti - ha commentato caustico il capogruppo della Lega Alessandro Morelli - questo testo prova il fallimento dell'amministrazione". Per la capogruppo di Sel, Patrizia Quartieri, i fatti di Niguarda non vanno "fatti uscire dai contorni di un episodio di cronaca gravissimo". Secondo la Quartieri, "la sicurezza non è solo una questione di ordine pubblico» ma anche di un welfare mirato, con risposte in termini di cura per chi è abbandonato a se stesso".
PICCONATE PER PISAPIA - Inevitabile che il consiglio comunale si occupasse anche del caso di Corrado Biondino, il coordinatore sangiulianese del Pdl, che su Facebook aveva postato un fotomontaggio con le immagini dei sindaci Pisapia e Lorenzano e la frase: "Non ti verrebbe voglia di prenderli a picconate?". Alan Rizzi e Matteo Forte (Pdl a Palazzo Marino) hanno invitato fermamente l'autore, e compagno di partito, a eliminare l'immagine: "Pretendiamo - hanno dichiarato - che siano rivolte scuse formali al sindaco di Milano".
Il consiglio ha poi votato all'unanimità una mozione presentata da Manfredi Palmeri di "ferma condanna" per "azioni che si pongono al di fuori del contesto civile". Sul tema, comunque, i parlamentari milanesi Emanuele Fiano (Pd) e Daniele Farina (Sel) hanno annunciato un'interrogazione alla Camera.