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Investimenti nel territorio? "Se vince sindaco della Lega". L'intervento choc della consigliera regionale

L'opera viabilistica che aspettate? «La faremo con i soldi della Regione, chiaramente se Morena diventerà sindaco». La sorprendente dichiarazione è della consigliera regionale della Lega Silvia Scurati a un dibattito pubblico di presentazione della candidata a sindaco di centrodestra a Castano Primo, Morena Ferrario, che si è tenuto nel mese di aprile. 

Si parla di un sottopassaggio per ovviare a una situazione di «paese spaccato in due». Un'opera importante per la zona. Scurati, nel suo intervento, spiega che la Ferrario ha già preso contatti con lei (che è componente della commissione territorio al Pirellone) e con l'assessorato di competenza, nonostante non sia ancora sindaco, e che quindi la Regione è pronta, a giugno, ad effettuare la variazione di bilancio necessaria per realizzare il sottopassaggio.

Una promessa elettorale che a Pietro Bussolati, consigliere regionale del Partito Democratico, è suonata come «un ricatto bello e buono, dimostrando come ragionano i leghisti di governo, ovvero nell'interesse solo dei loro amici». Bussolati ha chiesto al presidente della Regione Attilio Fontana, anche lui della Lega, «se è a conoscenza di questo fatto e se condivide le dichiarazioni inaudite della consigliera del suo partito», chiedendogli «come minimo» di prendere le distanze.

Infine, l'esponente del Pd ha promesso che i castanesi avranno le risorse per il sottopassaggio «comunque vadano le elezioni: sarò io stesso a presentare un emendamento e vedremo come voteranno Scurati e i componenti del suo gruppo».

Aggiornamento (22 maggio)

Riceviamo dalla consigliera regionale Silvia Scurati la seguente nota:

«Così come preannunciato, mi sono vista costretta a depositare denuncia querela nei confronti del sindaco di Castano Primo, Giuseppe Pignatiello, al fine di tutelare la mia persona e la mia onorabilità dalle ormai note e purtroppo gravissime diffamazioni e calunnie espresse nei miei confronti e riportate sui social network e sulla carta stampata. Affermazioni, riportate sia sul video di Facebook che sulla stampa che, oltre a non corrispondere al vero, accusano la sottoscritta di una serie di reati gravissimi, finalizzate appunto a gettare grave discredito sulla mia condotta e sulla mia persona. Una personale interpretazione dei fatti quella messa in atto che è andata, volutamente, molto al di là del consentito, superando il normale diritto di critica e di dialettica politica e scadendo, purtroppo, proprio nella diffamazione e nella calunnia».

La consigliera aveva in precedenza replicato che avrebbe «ricevuto con gioia» anche «l'amministrazione uscente o altri candidati», e aveva aggiunto: «Altri inviti a sostenere il sottopasso non li ho ricevuti, peccato, avrei fatto lo stesso». 

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