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Politica

Sala sugli stipendi: «Sbagliato che siano uguali tra Nord e Sud». Bufera politica

Il sindaco lancia una provocazione sul costo della vita diverso nelle varie realtà. Critiche da destra, ma anche dal Pd

Hanno fatto rumore a livello nazionale le parole del sindaco di Milano Beppe Sala sulla disparità di costo della vita tra Nord e Sud, pronunciate il 9 luglio durante una diretta Facebook organizzata dai giovani del Partito Democratico sotto l'etichetta InOltre-Alternativa Progressista. Il sindaco aveva spiegato che, a suo parere, è «intrinsecamente sbagliato» che, ad esempio, un dipendente pubblico a parità di ruolo e funzione guadagni lo stesso stipendio a Milano e a Reggio Calabria.

«Il costo della vita in quelle due realtà è diverso», aveva commentato il primo cittadino meneghino. Scatenando, a distanza di diverse ore, parecchie polemiche a livello nazionale. A rispondergli, tra gli altri, il ministro degli Affari europei Enzo Amendola intervenendo a una kermesse del Partito Democratico a Napoli. «La proposta che ho letto - ha affermato Amendola riferendosi alle parole di Sala - non è una scelta condivisa non solo dalla politica ma dai sindacati».

Critiche anche da destra. La parlamentare calabrese di Fratelli d'Italia Wanda Ferro, per esempio, ha commentato che «il sindaco progressista propone, in sostanza, la reintroduzione delle gabbie salariali. Non ci meraviglia che da sinistra vengano proposte ricette economiche che coincidono con quelle che la grande finanza internazionale cerca di imporre all'Italia. Chissà se quella di Sala è una posizione condivisa dal Governo, chissà cosa ne pensano i Cinque Stelle».

Turco (Pd): «Costo della vita a Milano è alto»

Prova a difendere Sala il consigliere comunale del Pd di Milano Angelo Turco: «Il sindaco - scrive su Facebook - non ha mai detto che bisogna abbassare gli stipendi al Sud, ma che a Milano gli stipendi del settore pubblico sono troppo bassi rispetto al costo della vita. Anche nel settore privato sono troppo bassi, ma guardando l'Europa la leva su quelli pubblici ha aiutatto a far crescere anche quelli privati».

L'altro tema sarebbe quello di abbassare il costo della vita. «In una città come Milano non è semplice», ha aggiunto Turco: «Creare alloggi a canone sociale, ad esempio, è un processo sul medio periodo e in ogni caso la proprietà prevale nettamente sull'affitto, e il costo della vita è comunque altissimo, ma lo è soprattutto perché si guadagna troppo poco».
 

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