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Podestà sui tagli alle province: "Non riusciremo a riscaldare le scuole"

L'esponente del Pdl molto duro contro i tagli del 2013: "I cittadini vogliono i servizi essenziali"

Guido Podestà lancia l'allarme: "E' impossibile chiudere il bilancio delle province con i nuovi tagli". Il presidente della provincia di Milano parla a margine di una riunione dell'unione province lombarde, che s'è tenuta a Milano lunedì mattina. Il governo prevede 1,2 miliardi di tagli alle province in tutto il Paese, con 200 milioni di "scure" sulla Lombardia. "Sono tagli disequilibrati", sostiene l'esponente del Pdl. "La nostra è la difesa dei diritti dei cittadini a non vedere tagliati servizi importanti". Secondo lui, il 70% delle province italiane sarà in seria difficoltà nella chiusura del bilancio.

Il timore di Podestà è che non si riesca a "riscaldare le scuole il prossimo ottobre", oltre che essere costretti a ridurre il servizio di trasporto pubblico. Podestà è critico anche sul decreto sui pagamenti della pubblica amministrazioneparagona il decreto a "un rubinetto dell'acqua fatto apposta per non far passare l'acqua". Secondo Podestà, infatti, sono troppe le obbligazioni burocratiche previste, per cui alla fine a suo parere gli enti locali "non riusciranno a pagare le imprese. Si creano illusioni che poi si deludono".

Podestà fa notare che da una parte una direttiva europea obbliga tutte le P.A. a pagare i fornitori entro 30 giorni, dall'altra è in vigore una legge che dice che "oltre un certo rapporto, anche se si hanno soldi, non si possono usare per pagare".

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