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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Eluana Englaro, la regione condannata dal Tar a risarcire il padre

Formigoni vietò di interrompere le terapie in tutto il territorio regionale, ma per il tribunale amministrativo non avrebbe dovuto farlo

Nel 2009 la regione Lombardia si oppose alla sospensione delle terapie per Eluana Englaro, con un atto dirigenziale che la vietava su tutto il territorio lombardo nonostante una pronuncia della cassazione. Per questo motivo, la famiglia fu costretta a recarsi ad Udine. Il padre Beppino Englaro però ha continuato la sua battaglia in tribunale contro il Pirellone e, ora, il Tar gli ha riconosciuto il diritto al risarcimento.

Regione Lombardia, dunque, dovrà versare 142 mila euro a Englaro. I giudici amministrativi hanno calcolato la cira sommando diverse voci: il danno patrimoniale è una parte minore, composta da quasi 700 euro di trasporto in ambulanza a Udine, poco meno di 500 euro per la degenza e quasi 12 mila euro per il "piantonamento" da parte di personale specializzato. Poi ci sono 100 mila euro di danno parentale e 30 mila euro di "lesione dei diritti fondamentali" di Eluana.

Il punto cardine della sentenza del Tar è che la regione non può in alcun modo violare o ignorare le leggi dello Stato o le sentenze dei tribunali: se la cassazione dice che si può fare una cosa, il governatore (all'epoca Roberto Formigoni) non può vietarla in Lombardia. La sentenza, insomma, se ce ne fosse bisogno, stabilisce un principio fondamentale: siamo ancora uno Stato unitario, nonostante il decentramento e i poteri agli enti locali.

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