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Pinelli, dopo la targa il comitato Abitanti San Siro chiede una via per il ferroviere anarchico

E la figlia ringrazia Calabresi: «Gesto di grande sensibilità»

«E' un gesto di grande sensibilità». Così Claudia Pinelli, figlia dell'anarchico Pino, ha commentato il gesto di Mario Calabresi, figlio del commissario Luigi, che si è recato con la madre Gemma in piazzale Segesta a deporre due fiori sulla lapide (posizionata l'11 dicembre 2019) che ricorda Pinelli, morto pochi giorni dopo la strage di piazza Fontana precipitando dal quarto piano della questura dove erar in stato di fermo (illegale, troppo protrattosi) e di interrogatorio da parte degli agenti dell'ufficio politico.

La targa era stata posta nel piazzale (vicino all'abitazione di Pinelli in via Preneste) insieme ad una quercia rossa, per ricordare anche nel quartiere la morte di Pinelli. Qualche giorno fa è stata trovata spezzata in due. Un gesto vandalico a cui il sindaco di Milano Beppe Sala ha risposto promettendo che il Comune l'avrebbe sostituita con un'altra. Il comitato dei residenti a sua volta ha depositato alcuni fiori.

E ora la gente del quartiere rilancia. E propone che a Pinelli sia intitolata una via, lasciando un foglio accanto alla lapide per firmare una petizione in tal senso. «Dal comitato Abitanti San Siro, con delle rose rosse, abbiamo voluto ricordare Giuseppe Pinelli, compagno, ferroviere anarchico, abitante del nostro quartiere. San Siro non dimentica la storia di chi stava dalla parte dei diritti, quella che abbiamo imparato insieme giorno dopo giorno, che lascia dei segni e delle strade che continueremo ad immaginare per un mondo migliore», si legge in un post del comitato su Facebook.

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