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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Tavolata multietnica del 23 giugno, già 5 mila prenotati

Sala: "So che mi criticheranno ma non mi faccio influenzare"

Si avvicina la data della grande tavolata multietnica al Parco Sempione che, il 23 giugno, ospiterà migliaia di persone che pranzeranno insieme. Sono già 5 mila quelli che si sono prenotati e registrati sul sito RicettaMilano. Il pranzo verrà aperto dai saluti del sindaco Giuseppe Sala e dell'arcivescovo Mario Delpini. 

Il format di Ricetta Milano, ideato dall’associazione Kamba, nasce con Expo e con il progetto "Indovina chi viene a cena", nell’ambito del quale le persone hanno scelto di aprire la loro casa a commensali più o meno estranei per condividere cibi e ricordi, attivando così un processo di scambio intimo. A collaborare alla buona riuscita del banchetto ben 96 realtà, tra associazioni ed enti formali e informali: dai consolati alle social street, da Amnesty International e Save the Children alle reti di giovani studenti Erasmus, dalle organizzazioni sindacali al Forum del Terzo settore, fino a Legambiente e Croce Rossa Italiana.

Partecipare alla giornata è possibile anche da volontari: sono già 507 le persone, singole o affiliate ad associazioni, che hanno dato la loro disponibilità a fornire supporto tecnico per l’accoglienza, il decoro del parco, la distribuzione di materiale o la raccolta differenziata. Per candidarsi basta iscriversi al link https://www.comune.milano.it/volontariato/eventi/ricetta-milano-0.

Pranzo e musica

«Il pranzo di Ricetta Milano - ha dichiarato l'assessore alle politiche sociali Pierfrancesco Majorino - chiuderà in bellezza la rassegna Insieme senza muri che per 35 giorni ha portato e porterà dibattiti, confronti, momenti conviviali in giro per la città per promuovere la cultura e la gioia dell’incontro. Siamo orgogliosi di aver coinvolto migliaia di persone, milanesi di nascita e di adozione, in questa bella esperienza».

La giornata proseguirà al Teatro Burri del Parco Sempione con la comicità dello Zelig Show condotto da Federico Basso e Davide Paniate: tra gli altri saliranno sul palco Ale & Franz, Antonio Ornano, Alessandro Betti, Debora Villa ed Elianto, ospite d’eccezione, Frankie hi-nrg mc. A seguire la Treves Blues Band.

"Non mi farò condizionare"

«Non mi farò condizionare fino all'ultimo giorno - ha dichiarato il sindaco Giuseppe Sala parlando delle critiche che arriveranno - stiamo facendo esattamente quello che abbiamo promesso in campagna elettorale. Dobbiamo farlo senza paura e anche con tanto buonsenso. Si tratta di una iniziativa molto importante al fine di mettere insieme». Sala ha poi ricordato che «Milano ha saputo accogliere migliaia di migranti mettendo insieme istituzioni, enti, associazioni e tantissime persone di diversa estrazione sociale e culturale tutte mosse, innanzitutto, dalla volontà unanime di soccorrere uomini, donne e bambini in fuga da guerre e miseria».

«"Beati gli invitati" Questa affermazione di Gesù Cristo - ha affermato monsignor Luca Bressan, vicario della Diocesi - dice bene il senso profondo di un evento come quello che si svolge a Milano il prossimo 23 giugno, e anche il motivo per il quale il vescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, vi partecipa portando il suo saluto: la grande tavola di Parco Sempione ci si presenta come un laboratorio di umanità e di felicità. In un mondo, anche milanese, dentro il quale i cambiamenti in atto rischiano di creare stili di vita improntati alla paura e alla solitudine, la vera cura consiste nel saper riscoprire le sorgenti della felicità».

Sala e i migranti: "No a tenerli in ostaggio"

«Credo che l'Italia debba farsi aiutare, quindi è giusto sollevare il problema rispetto agli altri Paesi, ma da ciò a quasi tenere in ostaggio questi migranti che sono sull'Aquarius ce ne passa», ha dichiarato Sala a margine della presentazione della tavolata multietnica intervenendo sulla questione che sta tenendo banco da giorni nel dibattito politico nazionale (ed europeo), cioè il destino della nave Aquarius con 629 migranti tra cui 123 minori non accompagnati e 7 donne incinte.

«Questa tavolata - ha concluso il sindaco - casualmente cade nello stesso periodo però è un altro modo per reiterare la nostra idea di città e di mondo, aperti. Nessuno di noi è così ingenuo da non capire che a volte i sentimenti della gente vanno in un'altra direzione».

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