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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Infrastrutture nel Milanese, Rondini (Ln): "Bloccate progetto tem"

"Alla luce del recente arresto del vice-presidente del Consiglio regionale lombardo, Franco Nicoli Cristiani, non possiamo non sposare la posizione espressa da Legambiente che ha chiesto un immediato piano straordinario di controlli approfonditi e dettagliati lungo l'intero tracciato della BREBEMI", dice il segretario provinciale del Carroccio

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MilanoToday

"Alla luce del recente arresto del vice-presidente del Consiglio regionale lombardo, Franco Nicoli Cristiani, non possiamo non sposare la posizione espressa da Legambiente che ha chiesto un immediato piano straordinario di controlli approfonditi e dettagliati lungo l'intero tracciato della BREBEMI in attesa che si faccia chiarezza sugli aspetti della vicenda che ha portato al sequestro di due cantieri".

Lo afferma il segretario provinciale e deputato della Lega Nord on. Marco Rondini secondo il quale "l'inchiesta giudiziaria in corso riaccende i riflettori su tutte le grandi opere viarie in corso di realizzazione nel Milanese. A partire dalla TEM. Arrivati a questo punto e vista l'attuale quadro economico - sostiene il deputato del movimento di Umberto Bossi - la cosa più seria è terminare i cantieri della BREBEMI, sciogliere TEM Spa, costituire una società unica e destinare le risorse che ci sono unicamente all'ampliamento della Cerca e della Rivoltana".

"Non condividiamo infatti - spiega Rondini - il tentativo della Provincia di Milano di bypassare gli ostacoli al finanziamento della Tangenziale Esterna Milanese attraverso il trasferimento delle azioni di TEM Spa da ASAM a SERRAVALLE al fine di affrontare un'esposizione debitoria attraverso la contrazione di mutui con la Cassa Depositi e Prestiti. Il progetto TEM in project financing è fallito perché gli operatori privati non riescono ad ottenere i prestiti dalle banche per la realizzazione dell'opera. Ed è per questo che nonostante il via libera del Cipe, deciso lo scorso agosto, la delibera non è ancora stata pubblicata mancando la relazione della Corte dei Conti che nel merito non può esprimersi in quanto i capitali per la realizzazione dell'opera non ci sono. Sotto il profilo politico - conclude Rondini - siamo felici che non ci siano i fondi per realizzare la TEM, una infrastruttura che abbiamo sempre osteggiato perché si tratta di un'opera che sotto il profilo ambientale va a snaturare l'ultima area della provincia a forte vocazione agricola. Se il trasporto di merci va garantito, bisogna pensare alla viabilità su rotaia e non su asfalto. Una cosa che chiunque sia capace di guardare appena al di la del proprio naso riesce a capire. Nei paesi avanzati, come in Svizzera o in Austria, si ragiona in questo modo. Noi guardiamo all'Europa e non all'Africa…".

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