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Tettamanzi: “Basta strumentalizzare il tema della sicurezza”

Il cardinale di Milano difende i migranti e nella sua omelia afferma contro i politici di "strumentalizzare questo tema per finalità non rispettose della verità e della dignità di queste persone"

"A nessuno, in particolar modo a chi si dice cristiano, è concesso strumentalizzare questo tema per finalità non rispettose della verità e della dignità di queste persone". Il cardinale Tettamanzi torna al centro delle critiche della politica milanese. Lo fa dopo la predica di domenica scorsa, davanti ai migranti ucraini, ghanesi, filippini, senegalesi, peruviani.

Non cita il dibattito sullo sgombero dei rom dal campo di via Triboniano e la retromarcia sulle case popolari che alcuni di loro avrebbero dovuto ottenere ma è difficile non pensare a un riferimento a questo ultimo caso di cronaca. Soprattutto quando il cardinale Tettamanzi aggiunge un'esortazione: "il dolore che sperimentate per l'incomprensione, l'emarginazione e le tante parole non vere e ingiuste che talvolta dicono di voi non autorizzino mai la violenza". L'arcivescovo parla leggendo un testo e dice di farlo in modo da essere preciso "per chi è fuori da questo luogo".

Secondo Tettamanzi l'integrazione è "la strada che sta davanti a tutti noi", un impegno che riguarda tutti. Basta pensare che "gli immigrati regolari sono raddoppiati negli ultimi dieci anni". "Siamo tutti parte della comunità civile - conclude -. La vostra terra è qui, la vostra famiglia è qui".

De Corato ha risposto al cardinale di Milano sostenendo che "Milano integra gli stranieri ma non può accogliere chi commette reati. L'integrazione - sottolinea De Corato ricordando che in città ci sono 208 mila stranieri regolarmente residenti - è abbondantemente certificata nei numeri, perché se ci fosse una ghettizzazione non ci sarebbero flussi così imponenti e sempre in crescita. Le 50 mila presense irregolari stimate in città - ha aggiunto -, responsabile di otto reati su 10 tra gli extracomunitari, non saranno mai accolte. Come ha detto il sindaco Moratti l'obiettivo è l'azzeramento attraverso le espulsioni". "E questo - ha concluso - per il bene degli italiani e degli stranieri che hanno scelto la via della legalità".

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