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Boni contro Formigoni sui ticket: "Io avrei fatto diversamente"

Il presidente leghista del consiglio regionale è critico sull'introduzione del ticket sanitario per fasce in Lombardia e prende ad esempio il modello veneto ma anche quello emiliano

Stamattina è arrivato l'affondo a ciel sereno dell'esponente della Lega Nord Davide Boni (che è presidente del consiglio regionale) contro il governatore Formigoni: "Io - ha affermato Boni - avrei fatto diversamente da lui".

Come è risaputo, dopo che il governo ha reintrodotto i ticket sulle prestazioni diagnostiche nelle strutture pubbliche, Formigoni ha deciso l'applicazione "per fasce", a seconda di quanto costano le prestazioni. Il nuovo modello è entrato in vigore l'1 agosto.

Boni è partito elogiando l'assessore Luciano Bresciani: "Bene ha fatto con la scelta tecnica per mettere al riparo la regione dai danni erariali". Ma poi ha proseguito: "E' mancato un passaggio politico come quello fatto da Zaia in Veneto, ma anche come hanno fatto in Emilia Romagna".

"In queste due regioni - ha concluso Boni - hanno scelto di riflettere più a lungo, congelando l'applicazione dei ticket. Anche perché in Lombardia il ticket lo paghiamo per debiti che non sono della regione Lombardia".

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