Sarà il 15 marzo il giorno dell'insediamento di Roberto Maroni, il nuovo presidente della regione Lombardia. Il lavoro per il momento consiste soltanto nella formazione della sua squadra di governo. Come sempre accade, le candidature sono molte e i posti pochi; per di più i criteri che Maroni si è imposto sono piuttosto rigidi: metà donne e metà uomini, non più di 14 assessori (la legge ne consente fino a 16).

Dopo l'incontro tra il sindaco di Milano Giuliano Pisapia e il neo governatore, l'unico nome ormai certo è quello di Mario Mantovani (Pdl) come vice presidente. Incerta invece la delega che gli verrà destinata, ma è possibile che sarà la sanità, facendo tramontare la possibilità di una conferma per l'uscente Mario Melazzini, pur eletto in consiglio regionale. In base ai criteri maroniani, sette assessori andranno a Lega e lista civica e sette a Pdl e Fratelli d'Italia. Per il partito di La Russa, sembra sicura Viviana Beccalossi. Per il Pdl si va verso la riconferma di Carolina Pellegrini e Valentina Aprea. Dovrebbe entrare anche Mariella Bocciardo.

La Lega dovrebbe ottenere - tra gli altri - l'assessorato al bilancio (per Massimo Garavaglia) e quello allo sport (per Antonio Rossi).