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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Scandalo affitti, azzerato il Cda del Trivulzio. Moratti: "Soddisfatta"

Il consiglio di amministrazione del Pio Albergo Trivulzio è formalmente decaduto. La Moratti ha annunciato che 5 commissari su 7 hanno presentato le loro dimissioni. Tra questi il presidente Pat Trabucchi. Ora il commissariamento. E il Pat ringhia: "I "casi Boffo" sono da contrastare; c'è stata una gogna mediatica"

Il consiglio di amministrazione del Pio Albergo Trivulzio è formalmente decaduto. Il sindaco di Milano Letizia Moratti ha infatti annunciato che cinque commissari su sette hanno presentato le loro dimissioni durante l'odierna riunione del board. Letizia Moratti, nell'esprimere soddisfazione per questo gesto, ha prospettato l'inevitabile commissariamento della Baggina.

LO SCANDALO E LE DIMISSIONI DI TRABUCCHI - La riunione si era resa necessaria dopo la richiesta, da parte del Comune, di spiegazioni riguardo a case del patrimonio immobiliare Pat date in affitto "con criteri poco chiari". In particolare, negli elenchi degli affittuari vi parrebbero essere "molte persone con ricche dichiarazioni dei redditti che usufruiscono di canoni agevolati". E così, il presidente del Pio Albergo Tribulzio Emilio Trabucchi è tra i cinque consiglieri di amministrazione che si sono dimessi dal vertice del Pat, dopo lo scandalo degli affitti di favore. Da quanto si è appreso il numero uno della Baggina ha deciso di presentare spontaneamente le proprie dimissioni, invece di aspettare che fosse il Cda a decadere, dopo il passo indietro della maggioranza dei suoi colleghi.

ORA IL COMMISSARIAMENTO DELLA BAGGINA - Il sindaco Moratti, poi, ha espresso immediatamente soddisfazione per il gesto dei cinque consiglieri che hanno seguito una indicazione suggerita congiuntamente da lei e dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni. "Esprimo soddisfazione rispetto a questo - ha detto Letizia Moratti - avevo parlato con i membri del Cda per spiegare che un passo indietro avrebbe consentito all'ente di potere avere una discontinuità rispetto a questo problema che si è drammaticamente creato". Letizia Moratti ha infine riconosciuto che ora la Baggina verrà inevitabilmente commissariata. "Credo che il passo successivo dovrà essere il commissariamento - ha concluso Letizia Moratti - anche questo lo deciderò assieme al presidente Roberto Formigoni, con il quale ho già condiviso tutti i passi che ci hanno portato a questa decisione sui vertici del Pio Alberto Trivulzio".

TRIVULZIO: "E' UN CASO BOFFO; GOGNA MEDIATICA" - E con una nota diramata dalla Baggina il cda del Pio Albergo Trivulzio ha stigmatizzato "la gogna mediatica", che ha indotto le istituzioni locali a chiedere l'azzeramento del board. "I cinque membri del consiglio - si legge nella nota diffusa - hanno rassegnato le proprie dimissioni su pressante richiesta delle istituzioni che sono state a loro volta sollecitate anche dalla gogna mediatica in merito alla gestione patrimoniale e non del Pio Albergo Trivulzio". I due consiglieri che non hanno rassegnato le dimissioni sono Marco Antonio Giacomoni e Luca Storelli "ritenendo le dimissioni - si legge ancora nella nota - una ammissione di colpa inaccettabile perché non riconoscono che generiche contestazioni di stampa giustifichino l'abbandono dell' incarico, che tutto il cda ha svolto con impegno e correttezza. Ritengono inoltre - si legge ancora - che i casi Boffo debbano essere assolutamente contrastati". Proprio in riferimento a quelle che la nota definisce "calunniose notizie", apparse su alcuni organi di informazione, il Cda ha dato mandato di intraprendere tutte le azioni legali volte alla tutela dell'immagine della Casa di Riposo.

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