Il consigliere milanese (che chiede multe ai ciclisti): "Non usate la bici a Milano"
L'invito di Riccardo Truppo, capogruppo di Fratelli d'Italia a palazzo Marino
"Non usate la bici a Milano. È pericoloso". Testo e musica di Riccardo Truppo, capogruppo di Fratelli d'Italia in consiglio comunale a Milano. Il politico meneghino ha affidato il suo "consiglio" a una nota diffusa mercoledì subito dopo l'incidente avvenuto in corso XXII marzo, dove una 42enne in bicicletta è stata travolta da una Smart che si è ribaltata e l'ha schiacciata contro un palo.
"Le ciclabili non sono in sicurezza e intersecano carreggiate affollate e in tilt a causa dei restringimenti delle strade volute dalla sinistra. Sempre di più la viabilità a Milano è nel caos più totale per colpa di ciclabili fatte male, disegnate a terra senza protezioni che creano una falsa idea di sicurezza che si ripercuote su strade senza regole", ha proseguito Truppo.
"Nessuno sensibilizza i ciclisti dei pericoli e delle regole da rispettare perché sappiamo che le multe vengono fatte solo agli automobilisti", ha continuato nel suo sfogo il capogruppo di Fratelli d'Italia. "È come se oggi non sanzionassimo più chi in moto non indossa il casco - il suo paragone -. La media oraria di percorrenza in città è già a circa a 30km/h, applicare ulteriori divieti alle auto è irragionevole e vuol dire non voler vedere il problema. Lancio un appello - ha concluso il consigliere -, se ci tenete a voi e ai vostri cari invitate a non usare le bici e monopattini a Milano almeno finché la viabilità non riacquisterà un ordine".
Sul tema è intervenuto anche il sindaco di Milano, Beppe Sala, anche perché soltanto martedì una 28enne in bici è stata investita e uccisa da un camion a due passi da Porta Romana. "Credo - ha detto il primo cittadino - che serva l'aiuto del ministero, ho letto le dichiarazioni del ministro Salvini e dice che nel nuovo codice della strada ci sarà grande attenzione anche ai ciclisti, è importante. Guarderemo con grande attenzione a questo e contatterò il ministro perché chiedergli cosa si può fare insieme".