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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

No vax: sindaco insultato e minacciato di morte, poi sospeso anche da Fb

Il primo cittadino aveva pubblicato la sua risposta ad una concittadina che gli chiedeva un'ordinanza per sospendere la legge sui vaccini obbligatori

Un sindaco del Saronnese, l'uboldese Lorenzo Guzzetti, è stato sospeso per ventiquattro ore da Facebook, segnalato da "no vax", dopo la botta e risposta con una sua concittadina. Il primo cittadino - prima della sospensione - ha anche dovuto subire una caterva di insulti e minacce disumane per la sua posizione favorevole alle vaccinazioni obbligatorie a scuola, secondo la legge proposta dal ministro della salute Beatrice Lorenzin e approvata di recente in Parlamento.

Tutto parte quando una cittadina di Uboldo scrive al sindaco per chiedere una ordinanza urgente che sospenda appunto la legge sulle vaccinazioni obbligatorie. Guzzetti, convinto "vaccinista", non soltanto non concede l'ordinanza, ma risponde alla concittadina e rende pubblica la risposta sul suo profilo Facebook. Ed è una risposta decisamente "diretta".

«Mi scusi se io mi fido della scienza e di commissioni mediche che hanno determinato questa scelta perché un branco di idioti, sventolando il vessillo della “libertà di scelta”, ha deciso dopo essersi informata da delle Vanna Marchi della medicina o da Google che il proprio figlio non doveva essere vaccinato». Questa una delle frasi di Guzzetti alla concittadina uboldese, che aggiunge che «per fare i genitori bisogna esseri genitori dentro» e, per questo, la legge doveva avere la mano ancora più pesante: «Non solo bisogna vietare a questi bambini di accedere nelle scuole di ogni ordine e grado. Nella legge bisognava imporre ai sindaci di togliere d’ufficio la patria potestà a genitori come lei».

Apriti cielo. Guzzetti viene subissato da critiche, ma anche da insulti e minacce di morte per sé e per i propri figli. «Spero tanto che se mai avrai figli quando li andrai a vaccinare ti schiattino davanti str...», una delle frasi ricevute nei commenti su Facebook.

Il sindaco si vede anche bloccato da Facebook, evidentemente perché nel frattempo diversi "no vax" lo hanno segnalato. Ma non demorde. Riattivato l'account, resta fermo sulle sue posizioni e anzi lamenta che nessuno dei politici locali lo avrebbe sostenuto offrendogli solidarietà. Non così tanti uboldesi e moltissmi italiani, che gli hanno chiesto di continuare a difendere la posizione vaccinista.

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