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Zone 30

La 'giravolta' del centrodestra: oggi contro le zone 30, ma 2 anni fa votavano a favore

Tutto il centrodestra si è scagliato contro l'idea di creare una grande zona 30 a Milano. Ma nel 2021 Lega, Fi e Fdi votarono compatti a favore di una risoluzione del Parlamento europeo che raccomandava proprio questo. Tra i sì, quelli di Berlusconi e Sardone

Contrari, gli esponenti di centrodestra, alla zona 30 a Milano, quando il consiglio comunale ne raccomanda l'adozione 'su larga scala' a gennaio 2023. Ma favorevoli a questa ed altre misure con l'obiettivo di ridurre la mortalità sulle strade, quando al Parlamento europeo è stata adottata una risoluzione per raggiungere l'obiettivo 'zero vittime', nel 2021.

L'editoriale: Benissimo la zona 30, ma rischia di essere inutile

Una settimana fa, il consiglio comunale di Milano ha approvato un ordine del giorno con cui si invita la giunta a istituire in città una grande zona 30, esclusi i viali di grande scorrimento, entro il 2024. Ed è stata subito polemica. Gli esponenti della Lega, di Forza Italia e di Fratelli d'Italia non sono stati per niente teneri con la maggioranza di centrosinistra. A cominciare dal leader della Lega Matteo Salvini: "Ricordo al sindaco e al Pd che a Milano la gente vorrebbe anche lavorare". Non da meno Silvia Scurati (consigliera regionale della Lega, ricandidata), che ha parlato di "follie che dimostrano l'inadeguatezza delle politiche di sinistra" sommando zona 30, aumento del biglietto Atm e Area B.

Sul tema si è speso anche Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati: "Milano a trenta all'ora? Si dica chiaramente che si vuole una città senza macchine". E Silvia Sardone, consigliera comunale ed eurodeputata della Lega, secondo cui i cittadini boccerebbero le politiche ambientali come "Area B, zone 30, autovelox killer, Ztl, urbanistica tattica, ciclabili folli, aumento del ticket Atm", da lei definite "finto-green".

Peccato, però, che il 5 ottobre 2021, al Parlamento europeo, tutto il centrodestra italiano avesse votato a favore della risoluzione 'Quadro strategico dell'UE per la sicurezza stradale 2021-2030 - Raccomandazioni sulle prossime tappe verso l'obiettivo zero vittime', relatrice la greca Elena Kountoura (Sinistra Europea). Il testo, per la cronaca, fu approvato con 615 voti favorevoli, 24 contrari e 48 astenuti.

Tra i punti maggiormente qualificanti della risoluzione, c'era la richiesta alla Commissione europea di elaborare una raccomandazione per introdurre il limite di 30 km/h nelle zone residenziali e nelle zone con un numero elevato di ciclisti e pedoni. La risoluzione fu approvata con i voti favorevoli di eurodeputati italiani di ogni schieramento. Tra loro anche diversi milanesi e lombardi, come Carlo Fidanza e Pietro Fiocchi di Fratelli d'Italia, vari leghisti tra cui la stessa Silvia Sardone e Angelo Ciocca, i forzisti Silvio Berlusconi e Massimiliano Salini.

L'elenco completo

Ecco tutti i deputati europei di centrodestra che votarono a favore della risoluzione. Sergio Berlato, Carlo Fidanza, Pietro Fiocchi, Raffaele Fitto, Nicola Procaccini, Vincenzo Sofo e Raffaele Stancanelli di Fratelli d'Italia (gruppo Conservatori Riformisti); i leghisti Matteo Adinolfi, Simona Baldassarre, Alessandra Basso, Mara Bizzotto, Anna Bonfrisco, Paolo Borchia, Marco Campomenosi, Massimo Casanova, Susanna Ceccardi, Angelo Ciocca, Rosanna Conte, Gianantonio Da Re, Francesca Donato, Marco Dreosto, Gianna Gancia, Valentino Grant, Danilo Lancini, Elena Lizzi, Alessandro Panza, Antonio Maria Rinaldi, Silvia Sardone, Annalisa Tardino, Isabella Tovaglieri, Stefania Zambelli e Marco Zanni (gruppo Identità e Autonomie); gli esponenti di Forza Italia Isabella Adinolfi, Silvio Berlusconi, Andrea Caroppo, Salvatore De Meo, Fulvio Martusciello, Aldo Patriciello, Massimiliano Salini, Antonio Tajani e Lucia Vuolo (gruppo Partito Popolare Europeo). Tra i contrari nessun eurodeputato italiano. Tra gli astenuti di centrodestra, Giuseppe Milazzo (Fratelli d'Italia), 

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