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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Presidio giovani Padani contro Equitalia e governo Monti

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MilanoToday

Manichini segati in due da una sega tricolore, e necrologi con i nomi di alcuni imprenditori che recentemente si sono suicidati a causa di problemi economici sparsi davanti alla sede di Equitalia in via dell'Innovazione a Milano. A organizzare la protesta contro l'istituto di riscossione crediti e le politiche fiscali del Governo Monti sono stati i Giovani padani, che stamani si sono riuniti in presidio nel quartiere Bicocca.

''Il fisco, Equitalia e le manovre del Governo Monti stanno portando al collasso l'economia italiana e lombarda - ha spiegato Matteo Salvini, europarlamentare e capogruppo della Lega Nord in consiglio comunale - oggi abbiamo voluto esporre nomi e cognomi di coloro che hanno scelto di togliersi la vita''. Sui manifesti nomi come quelli di Cristian Fabris, imprenditore trevigiano che si e' suicidato nella sua abitazione, o Giovanni Forlan, ''ucciso dall'oppressione fiscale italiota''. Al presidio hanno partecipato anche Fabrizio Cecchetti, consigliere regionale del Carroccio, e Igor Iezzi, segretario della Lega Nord di Milano.

"Ho partecipato anche io - spiega Cecchetti - alla manifestazione che si è tenuta oggi davanti alla sede milanese di Equitalia e organizzata dal Movimento Giovani Padani di Milano per protestare contro una pressione fiscale che ha raggiunto livelli ormai intollerabili. Stando alle cifre della Cgia di Mestre abbiamo ormai superato il 54% di tassazione e le conseguenze iniziano a vedersi. La manifestazione odierna, e la scelta di utilizzare dei manichini insanguinati, è stata fatta per denunciare in modo forte il vergognoso silenzio attorno ai tanti imprenditori padani che, a causa delle vessazioni di uno Stato predone, sono arrivati al punto di togliersi la vita.

contro_monti-2Senza contare il nascere di piaghe sociali come quella dell'usura che sta raggiungendo livelli veramente preoccupanti. I dati pubblicati nel rapporto di Sos Impresa e relativi alla Lombardia parlano di 16.500 commercianti coinvolti in rapporti di strozzinaggio e a questo proposito, nei giorni scorsi, ho presentato un'interrogazione in Consiglio Regionale per mettere in campo misure più incisive per contrastare il fenomeno.Il Governo dei professori dovrebbe pensare di più a queste cose e invece se ne frega e continua a spremere la Lombardia e il Nord senza toccare nessuno dei tanti sprechi del Sud. La pazienza che i lombardi hanno avuto fino ad oggi è stata tanta - chiosa Cecchetti - ma adesso credo sia arrivato davvero il momento di dire basta."

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