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Scuole in Lombardia, mancano "all'appello" 300 presidi e 8 mila docenti

I dati del sindacato Flc-Cgil fotografano una carenza di personale (docente e non docente) cronica. E aumenta la dispersione scolastica

Il 12 settembre è, quest'anno, il primo giorno di scuola in Lombardia: per la prima volta dopo tanti anni, gli alunni sono in calo. Nel 2018 saranno infatti un milione e 300 mila. I sindacati del mondo scolastico sono però preoccupati soprattutto per i prospettati vuoti d'organico, che a poche ore ormai dall'inizio delle lezioni non sono stati risolti. 

All'inizio di settembre la Flc-Cgil ha illustrato la situazione in una lunga nota. Su 1.142 scuole in Lombardia, 329 sono senza il dirigente scolastico mentre 485 sono senza il direttore dei servizi amministrativi. Nel primo caso, secondo la sigla sindacale, i concorsi sono spesso effettuati in ritardo e i posti "in palio" sono già in partenza insufficienti. Nel secondo caso, addirittura, da 15 anni non viene emanato un concorso esterno e sono bloccati quelli interni.

Inutile aggiungere che l'assenza di una di queste due figure rende complicata la gestione dell'istituto stesso, tra organizzazione generale, acquisti, pagamenti e attività varie. Quanto alle cattedre vacanti, sono circa 15 mila in tutta la Regione. Per rispondere a questa carenza, erano state autorizzate 14.900 stabilizzazioni di docenti precari, ma ne sono state effettivamente portate avanti solo 7 mila, meno della metà.

E sono appena 142 i docenti di sostegno recentemente nominati in ruolo contro i circa 5 mila posti vacanti. Una questione particolarmente delicata perché si tratta di un servizio che si rivolge, evidentemente, ad una fascia debole di popolazione di alunni e studenti: l'assenza del professore di sostegno (o la precarietà dello stesso) potrebbe mettere a repentaglio gli obiettivi didattici dell'alunno, la sua integrazione con il resto della classe e così via.

I numeri fin qui visti non riguardano però soltanto i docenti ma anche il personale non docente: la Flc-Cgil parla di 1.595 stabilizzazioni a fronte di almeno 3 mila posti vacanti (ma le organizzazioni sindacali ne chiederebbero in realtà 3.500). "Docenti, personale amministrativo, dirigenti scolastici non possono e non devono essere lasciati soli nel denunciare lo sfascio della scuola", commenta Tobia Sertori, segretario generale Flc-Lombardia: "Serve che il Paese difenda la sua scuola pubblica, bene comune di un Paese che sta rischiadno di scivolare nell'ignoranza culturale".

Impietosi i numeri della rivista Tuttoscuola che, in un dossier dedicato alla dispersione scolastica ha calcolato, in cinque anni, circa 22 mila studenti delle superiori che in Lombardia hanno abbandonato gli studi, cioè il 26%, facendo della Lombardia una delle Regioni con la maggiore dispersione scolastica in Italia.

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