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Sabato, 20 Aprile 2024
Scuola

La Lombardia ha un problema con gli insegnanti di sostegno a scuola

Gli insegnanti di sostegno sono decisamente pochi e non bastano. L'appello del Pirellone al governo

Pochi. Decisamente pochi. Regione Lombardia ha un problema con gli insegnanti di sostegno nelle scuole lombarde, che evidentemente - e innegabilmente - non bastano a "coprire" la domanda. I numeri, nudi e crudi, non mentono: nelle scuole statali gli alunni con disabilità iscritti all'anno in corso sono 47.856 a fronte di 21.643 docenti di sostegno. Il rapporto tra prof e alunni dovrebbe essere di uno a due e quindi la Lombardia sarebbe già "fuori legge". A peggiorare ulteriormente la situazione c'è la norma che stabilisce che per i disabili gravi, il 30% del totale in Lombardia, il rapporto debba essere di uno a uno: un docente per ogni studente. Appare chiarissimo, quindi, come l'organico non sia numericamente sufficiente. 

E l'emergenza covid sta ulteriormente aggravando l'emorragia, perché - per far fronte ad assenze e quarantene - le scuole stanno spostando i prof di sostegno sulle attività curriculari, con i disabili che spesso sono costretti a restare a casa. 

Anche per questo dal Pirellone hanno deciso di chiedere aiuto al governo. "La carenza di insegnanti di sostegno per gli alunni e gli studenti con disabilità nelle scuole primarie e secondarie è un problema nazionale", le parole di Alessandra Locatelli, assessore alla famiglia, disabilità e pari opportunità. "Regione Lombardia sta dedicando tutta l'attenzione che questo serio problema merita e ci tengo a esprimere la mia particolare solidarietà e ad assicurare il mio sostegno a tutte le famiglie interessate e preoccupate da questa emergenza",. ha proseguito l'esponente della giunta Fontana. 

"È necessario che il governo si impegni a sbloccare il prima possibile questa situazione per garantire a tutti partita di accesso all'apprendimento, soprattutto dopo un periodo difficile come quello attuale", ha auspicato la Locatelli. "Nelle prossime settimane - ha concluso l'assessore - porterò la problematica all'attenzione della commissione politiche sociali regionali: l'obiettivo è quello di sollecitare il governo centrale affinché vengano garantiti il diritto allo studio e l'inclusione scolastica a tutti i nostri giovani, dando in tempi rapidi risposte concrete alle tante famiglie di bambini e ragazzi con disabilità, giustamente preoccupate per il protrarsi e il cronicizzarsi di una situazione che li colpisce direttamente". E l'anno prossimo, guardando i numeri degli iscritti ai concorsi, l'emergenza potrebbe essere ancora più grande. 

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