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A Milano apre un locale dove assaporare la vera gastronomia di Hong Kong

Si chiama Hekfanchai Bakery ed è il quinto del gruppo Hekfanchai. Opening sabato 7 maggio alle ore 17

Apre nel cuore di via Paolo Sarpi Hekfanchai Bakery, la quinta insegna del gruppo che da oltre un anno diffonde a Milano la vera cultura gastronomica di Hong Kong. Dopo il primo bing-shi in via Padova nell’ottobre 2020, i locali di via Niccolini e di via Sforza ed Hekfan – il ristorante di alta cucina in Brera – arriva il format inedito dedicato alla tradizionale pasticceria di Hong Kong. Dietro le quinte, l’ormai celebre team formato dal founder Eric Yip e lo chef King Cheung, tra i primissimi ambasciatori della cucina honkonghese in Italia.

Tutti i giorni dalle 10 alle 22, Hekfanchai Bakery si divide in due ingressi e due spazi diversi: da una parte si possono scegliere le raffinate confezioni brandizzate da portare a casa, dagli scaffali ricolmi di biscotti dolci o salati e tante piccole leccornie. Dall’altra invece la caffetteria dove sedersi sul lungo bancone dove gli abili pasticceri preparano tutto al momento: dai Polo Bun alle crostatine di uova, fino ai più tipici street food dolci di Hong Kong come i “lecca-lecca” con zucchero e fagioli rossi, proprio come tra le vie trafficate dell’isola cinese. Non mancano per l’aperitivo una selezione di birre cinesi artigianali, sia alla spina che in bottiglia, e cocktail classici anche analcolici.

Nel cuore di Brera, Hekfan racconta l’alta cucina di Hong Kong

Ha aperto a Marzo 2022 in via Formentini 2 Hekfan, il ristorante di alta cucina del team Hekfanchai . Una vera e propria evoluzione, per raccontare alla città ormai internazionale di Milano la vera cultura gastronomica honkonghese attraverso la cucina tradizionale, confortevole e al contempo elegantissima dello chef Kin Cheung. “Hek” significa mangiare, “Fan” sta invece per cibo; manca Chai, giovane, per sancire un format di altissimo livello, dove eleganza e simbolismi si ritrovano nelle 4 sale del ristorante, ognuna dedicata a un elemento diverso della natura: legno, acqua, fuoco e terra – mentre l’oro è dedicato alla cucina.

Il menù, che cambia stagionalmente, propone diverse formule alla carta o di degustazione: dai mitici dim - sum a piatti sempre più complessi come il maiale Don Po la cui cottura viene ultimata al tavolo o come l’Abalone cotto lentamen te nel vino di riso Shaoxing, fino a ricette più riconoscibili come la cascata di noodles fritto in salsa pepe nero con verdure.

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