Bambini invisibili
E’ il caso di parlare di un qualcosa ch’è sotto gli occhi di tutti, senza fare polemica ma per attenzionare la situazione a chi può fare una piccola integrazione nel DPCM e cercare di aiutare i bambini che si trovano in isolamento fiduciario protratto se il coronavirus passa da un familiare all’altro. Per questi alunni non c’è la DAD perché la classe non è chiusa per positività di uno di essi. RICEVONO COMPITI SENZA POTER PARTECIPARE ALLE SPIEGAZIONE, A VOLTE PER GENEROSITA’ DI QUALCHE DOCENTE RICEVONO VIDEO REGISTRATI INERENTI L’ARGOMENTO DEL GIORNO…. NEL PRIMO LOKDOWN LA DAD È SERVITA A RECUPERARE L’ISOLAMENTO SOCIALE E I DOCENTI SENZA GUARDARE LA CONTRATTAZIONE O MENO SI SONO PRODIGATI PER AMORE DEI LORO ALUNNI.. Preoccupati ma felici di ritornare a scuola, non si sono messi a far polemica SU BANCHI, SPAZI CHE SONO RIMASTI GLI STESSI, NONOSTANTE NUOVI ALUNNI NEOIMMESSI…..Era ed è importante riaccendere il sorriso, la voglia di vivere, la speranza di una normalità….dopo lutti, LICENZIAMENTI, CASSA INTEGRAZIONE ECC..La scuola è luogo di vita, in cui poter essere felici. ORA IN BUONA FEDE STIAMO LASCIANDO ISOLATI CON COMPITI BAMBINI CHE COMINCIANO A SENTIRE IL PESO DELLA FRUSTRAZIONE DI NON POTER FARE PIU’ NEANCHE UNA VIDEO CALL CON GOOGLE MEET….NON SI PUO’ PENSARE DI RECUPERARE I DANNI PSICOLOGICI CON LA SPERANZA E L’ATTESA DEI FUTURI SPORTELLI PSICOLOGICI NELLA SCUOLA, QUANDO SAREBBE MEGLIO NON AGGRAVARE LE CONSEGUENZE DEI DISAGI CREATI GIA’ CON IL PRIMO LOCKDOWN.. OCCORREREBBE, COME SOSTIENE LA DOCENTE E CRIMINOLOGA MARIA AMANTEA( ESPERTA DI PROGETTI FINALIZZATI ALLA PREVENZIONE DEL DISAGIO MINORILE) UNA DIDATTICA SIMULTANEA….PERMETTERE ALL’INSEGNANTE CH’E’ FA LEZIONE IN CLASSE DI COLLEGARSI ANCHE UNA SOLA ORA AL GIORNO CON L’ALUNNO IN ISOLAMENTO FIDUCIARIO ( IL GENITORE POSITIVO E’ A CASA , LAVORA IN SMART WORCHING). E’ VERO CHE L’INSEGNANTE DOVRA’ spendersi maggiormente per curare l’attenzione in classe e virtualmente, adottare nuove strategie, gestire l’apprendimento.. ma così l’alunno Potrà sentirsi partecipe, desiderato e ben voluto il bambino. Non lo si può lasciare isolato con il rischio di sviluppare disagi psicologici che si riverseranno anche sugli apprendimenti futuri. I compiti sono il ponte tra la scuola e la famiglia… Ma i compiti richiesti dal genitore ed assegnati a casa, eseguiti senza un supporto sono visti come un dovere, viene a mancare la curiosità e il piacere dell’apprendimento. Le lacune didattiche possono essere colmate…quelle dovute a questa situazione di pandemia potrebbero svilupparsi in qualcos’ altro se non prese in tempo. Sono molti gli insegnanti che con occhio attento nel rientro a scuola hanno notato negli alunni una certa regressione.. La didattica Simultanea, potrebbe essere rimessa alla discrezionalità della scuola, considerato che anche con la richiesta delle famiglie e la comprensione dei dirigenti non è possibile metterla in atto, senza incorrere nella violazione di disposizioni di legge. Nel nuovo DPCM previsto quanto prima, si potrebbe tutelare l’esigenza dei bambini di relazionarsi, visto che gli è proibito anche di abbracciarsi. La DAD inizialmente era nata per limitare il distanziamento sociale, per non farli sentire soli, così rischiano di sentirsi in “Trincea”