Concorsi scuola: prima in Lombardia, ma d’ufficio all’ultimo posto
Sono Isabella Nova, insegnante di latino e greco nei licei classici, con un dottorato di ricerca in Letteratura Greca, e vorrei segnalare la mia vicenda personale all’ultimo concorso per la scuola secondaria in Lombardia (c.d. ‘procedura straordinaria per l’immissione in ruolo’, D.D. 510/2020). Ho svolto la prova a febbraio 2021, la graduatoria è stata pubblicata a giugno 2021 e ho ottenuto la prima posizione in Lombardia, con un punteggio di 98/100 (78/80 per la prova scritta e 20/20 per titoli). Come richiesto dalla procedura, ho poi compilato il modulo per indicare la provincia di preferenza, mettendo al primo posto Milano (città dove sono nata e cresciuta e dove ho attualmente la residenza). Le operazioni per l’immissione in ruolo hanno però penalizzato la mia posizione in graduatoria e mi ritrovo adesso con una nomina d’ufficio per la provincia di Varese, a cui posso reagire solo sostenendo le spese legali per un ricorso. La complessa macchina burocratica del reclutamento del personale scolastico ha prodotto una situazione paradossale, in cui viene calpestato il merito: chi ha ottenuto il primo posto al concorso risulta assegnato all’ultimo posto disponibile, senza possibilità di scelta, a causa di scorrimenti di graduatorie precedenti. Vorrei che questa storia avesse diffusione e stimolasse una riflessione sulla valorizzazione del merito in Italia, in particolare nel mondo della scuola.