"Vi chiediamo pietà. Vi chiediamo rispetto"
"Vi chiediamo pietà, null’altro. Vi chiediamo rispetto. Vi chiediamo di mettervi per un istante nei nostri panni: quelli di abitanti del quartiere Navigli. Da qualche anno a questa parte quest’area del milanese ha preso una brutta piega, che per quanto possa provarci, la bonificazione della Darsena non riesce a compensare. Un malessere generale, oserei dire come voce dei rassegnati all’idea che la zona possa subire una riqualificazione degna di essere chiamata tale. Non è pensabile che tre o quattro sere a settimana ci si debba sparare la musica nelle orecchie per evitare di subire gli schiamazzi della gente che sbraita sotto casa fino all’alba. Per non parlare delle risse che fioriscono ogni tre per due, alle quali sembrano porre fine solamente le grida di qualche ragazza o la componente “riflessiva” dei fumi dell’alcool. È inconcepibile subire una del genere. E non voglio sentire commenti del tipo “per forza ai Navigli cosa ti aspetti che ci sia”. Non esiste. Durante la giornata non vola una mosca e vi assicuro che è un isolato molto tranquillo. Tralasciando il fatto che per me rimane una posizione molto strategica, dalla quale (non) me ne andrei (nemmeno) dietro un cospicuo compenso. Il 30 ottobre 2017 scrivevo un post di lamentela, che qualcuno di voi ricorderà, per lo stato pietoso in cui vertevano il Naviglio Grande e quello Pavese. Sollecitavo il Comune di Milano ad interessarsi alla questione. La risposta si è ridotta ad un “grazie per la segnalazione, ma la raccolta dei rifiuti dell’alveo dei navigli non spetta al Comune, ma al Consorzio Est Ticino Villoresi, già sollecitato più volte dal comune”. Tuttavia, la sporcizia è pressoché diminuita. Ore le accuse oltre che fondate, sono anche provate. Lo dimostra il video che ho allegato, uno dei tanti che giro per documentare gli accaduti. Ma potete accorgervene anche da voi, passeggiando dal giovedì alla domenica (ma anche martedì e mercoledì) da mezzanotte in poi. Le Forze dell’Ordine, così come le guardie giurate di qualche azienda privata, non sembrano placare granché, e ad ogni loro passaggio suscitano un ammutinamento a mo di corazzata Potëmkin. Nel periodo in cui si discute tanto la riapertura degli oltre 7 km di Navigli, interrati negli anni e attraversanti buona parte della città. Progetto ambizioso, da oltre 150 milioni solo per la prima parte di lavori. Dovrebbe portare un cospicuo business e sono completamente concorde al piano d’azione illustrato la scorsa estate da Beppe Sala. Spero solo non diventino un prolungamento della rumorosa movida che oggi invade questa zona. Ora sono circa le 5 di mattina e la ressa sembra essersi dissolta. Ne approfitterò per dormire un po’".