La morte non dimentica
"Esiste una Milano nascosta, ove in scorci a volte dimenticati e altre volte proprio sotto il naso trovi, riscopri ciò che il tempo vuol far scordar… Certo per Non dimenticare bisogna pur sforzarsi di ricordare… Mi piace quando è possibile, a volte anche se il clima poco permette, girare in bicicletta nel "mio" quartiere, come se il tempo fosse ieri, perché il tempo insegnerà pur qualcosa, ciò mi è stato trasmesso in precedenza. Passeggiando incrocio sempre qualcosa di nuovo, che ovviamente più antico è più raro e impossibile diviene vederlo. La vecchia Milano Crescenzago con la sua via Padova, ponte Nuovo e ponte "Vecchio" le viuzze di Berra con chiesa romanica e... Romantica; l'è proprio un bel vedè… Proseguo e il quartiere Adriano separa il vecchio Bosco Crescenzago dal nuovo edificato e iper mercati, negozi, è giustamente il "nuovo" che avanza tra ciò che resta del vecchio, in alcuni casi una simbiosi armonica che valorizza il tutto creando quell'atmosfera retrò che fa tanto Milano con la sua bellezza nascosta. Ma pedalo ancora incrociando la via del Ricordo… Da ragazzino ho spesso giocato contro una società che vive da sempre, o almeno da quando negli anni 70 giocavo al pallone, di fronte a ciò che rimane del vecchio cimitero Crescenzago… Mi sono fermato, ho guardato ed ho… Pregato… Ho visto ciò che ha fatto male al cuore, esiste una via dedicata al "ricordo", gente che ha vissuto e costruito la storia della nostra "zona", della nostra città, capace di dedicare una via in "ricordo" e capace di dimenticare i suoi cari… Domanda: non sarebbe più facile dedicare un parchetto con monumento con quel che volete ma che dia decoro a ciò che resta vivo ancora nei nostri cuori invece di lasciar morire un luogo dimenticando ciò che siamo stati?".