La protesta: "Non vogliamo la bandiera del Gay Pride in metro' a Porta Venezia"
"Oggi alcuni cittadini, fuori dal metro di Porta Venezia, hanno effettuato un volantinaggio di protesta contro la decisione dell' ATM e della giunta di Beppe Sala di far diventare permenente l'arredo arcobaleno del metro di Porta Venezia".
"Siccome siamo tutti finanziatori e utenti del trasporto pubblico ecco che tutti "saremo obbligati ad appoggiare e sponsorizzare la bandiera del gay pride, alla faccia della libertà e della democrazia", si afferma nel volantino. Il quale prosegue affermando: "Ci vengono a raccontare che la bandiera arcobaleno deve “andare bene per tutti” perché è la bandiera del “rispetto” o non si sa bene cosa. Sembriamo tornati a quando ti imponevano la falce e martello perché era la bandiera del “rispetto” dei lavoratori a cui nessuno poteva essere contrario. Passano gli anni, ma i tiranni prepotenti rimangono sempre gli stessi. La bandiera arcobaleno non è la bandiera del rispetto, ma quella della dittatura. Se fosse la bandiera del rispetto rispetterebbe chi non è d’ accordo, e non verrebbe imposta a tutti. Sala, Majorino, dirigenti dell’ ATM e dell’ Arci Gay, se gli piace tanto, la mettano a casa loro, e non nella metropolitana o sui pennoni istituzionali. E se qualcuno vuole fare la pubblicità ai suoi simboli politici o ideologici, usi i tabelloni della pubblicità commerciale e paghi le tasse (le sue personali, e non quelle dei contribuenti)". Il volantino termina con l' affermazione: "Mandiamo a casa i dittatori, difendiamo la nostra libertà’".