Il corteo di Milano dal Duomo alla Stazione Centrale per dire no al green pass
Inizia da piazza Fontana alle ore 18 in punto il serpentone umano che sfila per le vie centrali di Milano per dire no al passaporto sanitario, da molti visto come obbligo di vaccinazione.
Dopo la piazza principale del capoluogo lombardo, il corteo si ferma e sosta davanti alla sede del comune, piazza San Babila e poi attraversa interamente corso Buenos Aires, dove si vivono dei momenti di tensione con una residente (che la pensava evidentemente in maniera opposta) che urla "assassini" dalla finestra di casa; tappa quindi a piazzale Loreto, stazione centrale e, verso le ore 21, la manifestazione si dirigeva verso piazza Repubblica.
I manifestanti dicono di non essere contro la vaccinazione ma contro l'obbligatorietà; sostengono che le cure al covid ci sono, hanno paura che il vaccino possa causare reazioni avverse e gridano slogan contro i virologi resi popolari dalle comparsate tv ma soprattutto contro il premier, Mario Draghi; se va avanti così, resta difficile pensare che un uomo che raccoglie questo astio in tante piazze del Paese possa poi diventare tra quale mese Presidente della Repubblica, come da diverse parti politiche si lascia intendere.