Palazzina pericolante da anni, cedono anche le strutture in legno di protezione
Sembravano una 'pezza' ma, con le recenti giornate di vento forte, le strutture in legno posizionate da Aler in via Boifava 29, zona Chiesa Rossa, hanno finito col creare danni. I residenti sono ancora in attesa di risposte definitive, e il rimedio dell'azienda proprietaria dell'edificio, una torre di dodici piani, non sembra soddisfare le aspettative.
"Il palazzone è pericolante e lasciato a se stesso da diversi anni", scrive una residente in zona a MilanoToday: "Nonostante gravi cedimenti di struttura, l'Aler dal 2019 cerca di sistemare il tutto con strutture in legno che, con i forti venti passati, hanno danneggiato cose e persone. Una palazzina esausta da tutto ciò continua a chiedere aiuto senza alcuna risposta".
La storia del degrado di via Boifava 29 è antica. Nel 2019, i residenti si erano rivolti ad un avvocato e un architetto, cercando di coinvolgere anche gli abitanti del quartiere. Le tubature erano marce e pioveva acqua all'interno durante i temporali. Per non dire dei pezzi di balconi o davanzali crollati a terra. A tutto ciò si aggiungeva un via vai di persone dall'esterno per procurarsi droga. Sempre nel 2019, una ragazza non residente nell'edificio si era lanciata nel vuoto perdendo la vita. Probabilmente era entrata nottetempo proprio per acquistare stupefacenti. Di recente, invece, nel mese di giugno del 2022 è stato sventato un furto in pieno giorno.