Situazione dipendenti Lega Nord
Si è svolto ieri a Roma il previsto incontro tra le Organizzazioni Sindacali, gli RSA (Bonora, Cavallin e Quaglia) e la Lega Nord (rappresentata dagli Avv. Baroni e Genchi, della multinazionale americana PriceWaterhouseCoopers). Anche questa volta, come nel caso della riunione dello scorso 2 Dicembre, nessun dirigente della Lega Nord ci ha degnato della sua presenza. La Lega Nord ha presentato la seguente proposta: tutti i dipendenti subito in cassa integrazione a zero ore per 12 mesi, tranne 7-8 unità lavorative che verrebbero mantenute in organico poiché considerate "fiduciarie" per l'azienda.
Più avanti, alla fine dei successivi 3-4 mesi (periodo durante il quale la Lega Nord dovrebbe apportare modifiche alla propria forma giuridica e organizzativa, anche mediante congresso per le modifiche statutarie), l'azienda verificherà se esiste la possibilità di richiamare dalla cassa integrazione qualche altra unità lavorativa. Durante i 12 mesi, verrebbe offerta ai dipendenti in cassa integrazione la possibilità di eventuale ricollocazione lavorativa altrove (in un ambito non precisato), o una "buonuscita" sotto forma di 6 mensilità lorde.
Le Organizzazioni Sindacali hanno chiesto, come controproposta, un contratto di "Solidarietà" per 12 mesi, per tutti i dipendenti Lega Nord (riduzione oraria e di stipendio per tutti, ma nessun licenziamento). La proposta è stata rifiutata dall'Avv. Baroni, che ha spiegato che la Lega Nord non intende mantenere in organico, nemmeno a stipendio ridotto, personale che considera "ormai inutile" (citiamo testualmente). Le Organizzazioni Sindacali hanno allora chiesto, ritornando alla proposta iniziale della Lega Nord, di utilizzare la cassa integrazione a zero ore per tutti i dipendenti (tranne le 7-8 unità da mantenere), ma solamente per i 3-4 mesi citati nella proposta.
Trascorso tale termine, si procederà a verificare la situazione economica della Lega Nord e si vedrà se esiste la possibilità di far rientrare a pieno titolo tutti i dipendenti (o almeno una parte di essi), o se prorogare la cassa integrazione per un altro periodo di tempo. La Lega Nord ha rifiutato anche questa proposta, poiché ha giudicato tale periodo troppo esiguo rispetto ai 12 mesi di cassa integrazione previsti per tutti i dipendenti (tranne le 7-8 unità da mantenere). Le Organizzazioni Sindacali si sono quindi rifiutate di avallare la proposta della Lega Nord (tutti in cassa integrazione a zero ore, tranne 7-8 unità), poiché ritenuta troppo penalizzante nei confronti dei dipendenti.
Inoltre, è stata riscontrata poca collaborazione da parte dell'azienda nel discutere di una eventuale rotazione lavorativa per le 7-8 unità da mantenere, per provare almeno a mantenere in organico (a stipendio ovviamente ridotto) qualche dipendente in più. Il Tavolo si è quindi chiuso con un mancato accordo. Nel giro di 10-15 giorni si terrà un ulteriore (e probabilmente ultimo) incontro presso il Ministero del Lavoro, durante il quale si verificherà la possibilità di un accordo in extremis tra le parti. Un saluto a tutti, e - per chi lavora nella sede di Milano - ci vediamo il 12 gennaio in Via Bellerio. Milano, 08 gennaio 2015 Francesco Bonora - RSA UilTucs Franco Quaglia - RSA Filcams